Adunata alpini, sfida tra Bergamo e Cuneo

Per l’edizione 2006 il Consiglio nazionale Ana deciderà il 18 settembre a Milano: in lizza anche Asiago e Latina

La decisione si avvicina. E sarà un testa a testa. Siamo ormai a un passo dal verdetto finale per l’assegnazione dell’Adunata nazionale degli Alpini del 2006. Sul tavolo del Consiglio nazionale dell’Ana sono al vaglio le candidature di Bergamo, Cuneo, Asiago e Latina, ma sembra che le più forti, quelle che si contenderanno la designazione fino all’ultimo giorno, siano Bergamo e Cuneo. Per tutta una serie di ragioni, che vanno dalla storia e dalla tradizione militare che il Corpo ha in comune con le due città, al fatto che logisticamente sono più «adatte», alla maggiore capacità di «assorbimento» sul territorio, rispetto alle altre due candidate, dell’«onda d’urto» delle «penne nere», stimate tra le trecento e le cinquecentomila unità a seconda delle edizioni.

Il verdetto verrà emesso sabato 18 settembre, giorno in cui si riunirà il Consiglio direttivo nazionale a Milano che al primo punto dell’ordine del giorno prevede appunto la designazione della città chiamata ad ospitare l’Adunata 2006.

La scelta di Bergamo avrebbe un sapore speciale: fra due anni ricorre infatti il 20° anniversario della grande adunata nazionale svoltasi in città nel 1986. Ecco perché, anche sull’onda di una possibile scelta di Bergamo come sede della futura caserma degli alpini in Lombardia, il raduno rappresenterebbe un riconoscimento per lo straordinario lavoro che le penne nere bergamasche prestano nelle diverse attività di valore sociale e di protezione civile. Bergamo quindi trattiene il fiato anche se non rimane a guardare: «Noi ci crediamo - ha spiegato il presidente della Provincia Valerio Bettoni - e per questo, insieme a tutte le altre istituzioni e all’Ana provinciale, abbiamo già cominciato da tempo a lavorare. Per noi gli alpini rappresentano molto, a mio giudizio sono la vera essenza della "bergamaschità". Se la scelta del Consiglio nazionale ci premierà saremo pronti con gioia ad ospitare il raduno: il lavoro dal punto di vista organizzativo è già a buon punto e credo che potremo vivere una giornata indimenticabile».

Tra gli alpini locali regna la scaramanzia: «Meglio non sbilanciarsi sui pronostici - spiega il generale Elio Carrara, segretario della sezione Ana provinciale - Certo, Bergamo è una realtà importante per gli alpini, ma non vorrei che spuntasse l’outsider di turno. Siamo però fiduciosi: abbiamo accompagnato la commissione esaminatrice nella ricognizione delle strutture e penso che la nostra sia la candidatura che ha più possibilità dal punto di vista della ricezione alberghiera, delle strutture e della logistica. Ma le sorprese, alla vigilia, possono sempre essere in agguato».

Carrara si riferisce soprattutto a Cuneo, dove gli alpini sono di casa e che rappresenta la vera alternativa forte per la sua storia gloriosa (ricordiamo il sacrificio della Divisione «Cuneense» nella ritirata in Russia) e perché potrebbe contare sull’appoggio del nuovo presidente dell’Ana, il piemontese Corrado Perona, oltre all’attivismo di un presidente della Provincia molto ascoltato dal «Palazzo» come l’ex ministro Raffaele Costa. Meno chance pare abbiano sulla carta Asiago (giudicata troppo piccola a livello ricettivo) e Latina (troppo decentrata).

E così Bergamo si trova in corsa per almeno due obiettivi che riguardano le penne nere. Oltre all’adunata 2006, la città è infatti in lizza con Brescia per ottenere la caserma delle penne nere. La normativa prevede infatti la «regionalizzazione» degli alpini, con la presenza di almeno un reparto in ogni regione del Nord, dopo l’abolizione della leva a partire dal 31 dicembre 2004.

(14/08/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA