Aids, 217 nuovi malati in un anno

Aids, 217 nuovi malati in un annoQuest’anno - in occasione del 1° dicembre, Giornata mondiale di lotta all’Aids - al tradizionale impegno del Laboratorio si unisce quello di altri associazione ed enti del territorio in un’unica iniziativa caratterizzata dallo slogan «Aids, sei a rischio?», slogan volutamente provocatorio per rilanciare con forza un chiaro segnale di allarme alla popolazione

Erano 1.660 casi al 31 dicembre di due anni fa, 1.879 alla stessa data dello scorso anno. Ma non è soltanto l’aumento di 217 casi nel giro di un anno a dover richiamare l’attenzione dei bergamaschi sull’infezione da Hiv o sull’Aids conclamato. Sono altri due, infatti, gli indicatori che devono destare preoccupazione, a Bergamo come in tutto il resto del Paese: il primo è legato al fatto che l’Aids è diventato una vera e propria malattia a trasmissione sessuale (e non più provocata, se non marginalmente, dallo scambio di siringhe usate tra tossicodipendenti), il secondo che un’ampia fetta di popolazione colpita dal virus dell’Hiv - almeno 1.500 bergamaschi, ma il dato sembra essere sottostimato - ignori completamente di essere malata. Che entrambe le cose vadano di pari passo lo dimostrano anche i risultati dei test effettuati all’Ambulatorio Mts (malattie a trasmissione sessuale) degli Ospedali Riuniti, dove - al 31 ottobre scorso - dei 674 test per verificare la presenza dell’Hiv, 20 (poco meno del 3%) sono risultati positivi. In aumento anche i casi di lue (sifilide), passati dai 40 del 2002 ai 93 del 2003 (59 al 30 ottobre scorso).Di Hiv e Aids hanno parlato i responsabili del Laboratorio «Malati di Aids» della Caritas diocesana bergamasca, un organismo di forte operatività che riunisce al suo interno alcuni rappresentanti delle associazioni e degli enti che si occupano da anni dei problemi connessi a questa malattia, tra cui l’associazione «Comunità Emmaus», l’associazione «Oasi Gerico», l’Alt - Associazione lotta alle tossicodipendenze, l’AnlAids, il Dipartimento di Igiene e prevenzione dell’Asl e l’Unità operativa di Malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Quest’anno - in occasione del 1° dicembre, Giornata mondiale di lotta all’Aids - al tradizionale impegno del Laboratorio si unisce quello di altri associazione ed enti del territorio in un’unica iniziativa caratterizzata dallo slogan «Aids, sei a rischio?», slogan volutamente provocatorio per rilanciare con forza un chiaro segnale di allarme alla popolazione.

Un ambulatorio nelle sale dell’Opera Pia «Bonomelli», un camper in Porta Nuova, un altro sul piazzale degli Alpini. Sono queste alcune delle iniziative promosse. Alla «Bonomelli» (per iniziativa del Sert, del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, dell’Opera Pia Bonomelli, delle comunità «Melarancia» e «Oasi Gerico») sarà allestito un ambulatorio (aperto dalle 8 alle 10) per invitare la popolazione a rischio a sottoporsi (in modo del tutto anonimo) a un prelievo del sangue per il test Hiv; verrà poi offerta la prima colazione. A partire dalle 11, in Porta Nuova sarà presente un camper per la distribuzione di materiale informativo sull’Hiv e sull’Aids; dalle 14 (e fino alle 17) ci sarà, oltre a un educatore, anche un infermiere, per una consulenza più specificatamente sanitaria. Sul piazzale degli Alpini, per iniziativa del «Progetto Esodo» di don Fausto Resmini, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 staziona un secondo camper per la distribuzione di materiale informativo e fornire informazioni più specifiche a tutti gli interessati.

Anche quest’anno, infine, la comunità «Vivere al Sole» intende promuovere il concorso «Aids: diamogli una lezione» tra le scuole superiori di Bergamo e provincia per la realizzazione di un poster, di due filmati e di un piccolo manuale informativo (per informazioni 035.4427113 - www.viverealsole.comunitaemmaus.it). Intanto la miglior immagine del concorso 2003 - 2004 è stata utilizzata sul poster che pubblicizza l’importanza della prima mossa contro l’Aids, il test Hiv. Il test è anonimo e gratuito.

Per informazioni è possibile telefonare agli ambulatori del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Bergamo (telefono: 035/2270543), Bonate Sotto (035/4991117 - 113), Albino (035/759777), Trescore Balneario (035/955456) e Romano di Lombardia (0363/916608).

(27/11/2004)

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