Al via gli scioperi del pubblico impiego

Bergamo: lo stop di due ore venerdì. Trasporti pubblici fermi giovedì per la protesta sul rinnovo dei contratti

Al via gli scioperi nel pubblico impiego a sostegno della vertenza per il rinnovo contrattuale. Si comincia da oggi con quelli territoriali, si prosegue con quelli regionali, e si passa allo stop nazionale previsto per dicembre, probabilmente il dieci. In tutto otto ore, ma il pacchetto strada facendo potrebbe farsi anche più pesante in assenza di novità nella vertenza, al momento alquanto improbabili. E in ambienti sindacali non si esclude di estendere la protesta di dicembre, per ora solo tre ore di astensione dal lavoro, in una giornata di sciopero nazionale della categoria.

Il calendario messo a punto da Cgil, Cisl e Uil prevede da oggi al 22 ottobre le due ore di sciopero a livello territoriale e dal 24 al 26 novembre le tre ore a livello regionale. Oggi partiranno con la protesta Genova, Milano, Firenze, Napoli, Palermo, Trapani; domani sarà la volta di La Spezia, Udine, Ascoli Piceno, Viterbo, Catania; mercoledì di Savona, Macerata, Isernia, Rieti, Messina, Siracusa; giovedì di Imperia, Legnano; Taranto; Caltanisetta, Enna. Il numero maggiore di scioperi, tuttavia, si concentrerà venerdì 22 ottobre: interessate, tra le altre, saranno Bergamo, Roma, Torino, Venezia, Bologna, Perugia, Cagliari.

I sindacati hanno deciso di «modulare» le iniziative di lotta proprio in previsione di un confronto aspro con il governo. La questione più spinosa riguarda senz’altro il rinnovo del biennio economico 2004-2005, ma non è la sola.

Tornano poi gli scioperi dei trasporti pubblici: il primo sarà venerdì prossimo quando si fermeranno, per l’intera giornata, gli autoferrotranvieri di Cgil, Cisl e Uil per una protesta a sostegno della vertenza per il rinnovo contrattuale. Ad un anno circa dagli scioperi che a dicembre dello scorso anno paralizzarono le città anche con modalità fuori dalle regole, il settore del trasporto pubblico torna a surriscaldarsi. Proprio il primo dicembre, inoltre, potrebbe tenersi una nuova giornata di protesta; ad indirla sarebbero i sindacati di base che non parteciperanno all’astensione degli autoferrotranvieri indetta da Cgil, Cisl e Uil per il 22 ottobre e che hanno quindi proclamato un loro sciopero a sostegno della loro piattaforma e del diritto alla trattativa. La decisione ultima sulla data verrà presa giovedì 21 ottobre in occasione di una riunione del coordinamento delle organizzazioni di base ma l’orientamento, afferma il cooordinatore nazionale dei sindacati di base, Pierpaolo Leonardi, sarebbe quello di attendere il primo dicembre per evocare il primo di quella lunga lista di scioperi senza regole che lo scorso anno, a partire da Milano, mise in ginocchio il settore paralizzando il traffico per tutto il mese.

(18/10/2004)

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