Alcool di contrabbando: 5 persone arrestate dalla Guardia di Finanza tra Bergamo e Brescia

Di assoluto rilievo le cifre che riguardano le evasioni fiscali: ricavi non dichiarati per 10 milioni e 515 mila euro, costi non deducibili per 3 milioni

Associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di alcol etilico. È l’accusa che, dopo un’indagine della Guardia di Finanza di Brescia iniziata nel luglio del 2001, ha portato all’arresto di cinque persone: due (57 e 60 anni) sono di Foresto Sparso, una (57 anni) di Calcinate, poi un 45enne di Roccafranca (Brescia) e un 47enne di Bertonico (Lodi); questi ultimi due sono agli arresti domiciliari. A una 32enne originaria di Sarnico è stato inoltre notificato un provvedimento di interdizione dalla possibilità di esercitare attività imprenditoriali nel settore degli alcolici. L’indagine è partita da una società di Paratico che commercializzava prodotti alcolici a prezzi inferiori a quelli di mercato. Da lì, passo a passo, i finanzieri sono risaliti addirittura fino al fornitore del mais che serviva per produrre l’alcol, il bergamasco di Calcinate. Insomma è stata sgominata l’intera organizzazione, dal produttore al consumatore. Di assoluto rilievo le cifre che riguardano le evasioni fiscali: ricavi non dichiarati per 10 milioni e 515 mila euro, costi non deducibili per 3 milioni, Iva dovuta per 2,8 milioni e Irap per 600 mila euro. Insomma un’attività assolutamente redditizia per permettere la quale alcuni impianti erano stati addirittura manipolati.

(08/04/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 9 aprile 2003

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