Allerta della Regione Lombardia
«Il rischio di neve è elevato»

«Nei prossimi due giorni, all’interno di un’area depressionaria a carattere freddo, transiterà sul Tirreno centrale un vortice, che farà affluire aria più umida, mite ed instabile sulla Lombardia». Lo comunica il Centro funzionale di Monitoraggio rischi naturali di Regione Lombardia.

In particolare, «sono previste due fasi perturbate e attese precipitazioni nevose sino a quote di pianura. Su Oltrepò pavese gli accumuli potranno essere i più rilevanti (oltre i 500 metri di quota fino a 25-30 centimetri in 24 ore, con massimi di 40-50 centimetri complessivi nelle 48 ore). Sulla bassa pianura occidentale e Prealpi bresciane accumuli comunque consistenti (fino a 20-30 centimetri durante tutto l’evento), sulla Bassa pianura orientale e sull’Alta pianura accumuli più disomogenei (da pochi centimetri fino a 15 centimetri), poiché la neve, a seguito dello zero termico più elevato, potrà essere talvolta mista a pioggia (Alte pianure), a cui potrà aggiungersi l’effetto del vento forte (Pianura orientale). La quota-neve sui rilievi alpini e prealpini sarà mediamente a partire da 800 metri circa».

Tra le 6 di giovedì 5 febbraio e le 9 di venerdì 6 febbraio è prevista «la fase acuta, all’interno della quale vi potrà essere una temporanea attenuazione dei fenomeni su alcune aree nel pomeriggio-sera di giovedì». Differenti i livelli di allerta sul territorio regionale: ordinaria su Alpi orientali - Alta Valtellina, Alpi occidentali - Valtellina e Valchiavenna, Prealpi occidentali, Prealpi centrali e Alta Pianura orientale. Moderata su Prealpi orientali, Alta Pianura occidentale, Bassa Pianura occidentale e Bassa Pianura orientale. Elevata su Oltrepò Pavese - Appennino.

«Le situazioni di criticità per rischio neve potrebbero essere legate soprattutto a difficoltà, rallentamenti e blocchi del traffico stradale e ferroviario, oltre a possibili interruzioni della fornitura di energia elettrica e/o delle linee telefoniche. Si suggerisce pertanto ai presidi territoriali la necessità di predisporre un’attenta sorveglianza del traffico da parte della polizia stradale e di tutte le altre forze operanti sul territorio. Analoga sensibilizzazione nei confronti degli enti gestori delle Strade (Anas, Province, Comuni), perché dispongano nei punti più opportuni tutti i mezzi spazzaneve e spargisale e provvedano ad informare gli utenti della possibilità della formazione di ghiaccio sul manto stradale» spiega il Pirellone. Che consiglia .altresì «a tutti i Comuni che si fossero dotati di un “Piano Emergenza Neve” di attuare tutte le indicazioni previste in fase di pianificazione e di divulgare tutte le informazioni necessarie alla popolazione».

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