Alluvione, entro primavera i fondi a chi ha perso la casa

Entro la prossima primavera i cittadini rimasti senza casa a seguito alle calamità del novembre 2002 riceveranno il risarcimento dei danni subiti con importi quanto più possibile vicini alle stime delle perizie effettuate.

Lo ha annunciato l’assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Protezione Civile della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, intervenuto oggi all’incontro organizzato a Brembilla, a distanza di un anno dagli eventi che hanno provocato la distruzione di 83 abitazioni e costretto 89 famiglie a vivere ancor oggi in condizioni di precarietà.

"Al massimo entro due settimane convocheremo a Bergamo, presso la sede territoriale della Regione Lombardia - ha aggiunto Buscemi - i sindaci dei comuni colpiti dall’alluvione per concordare con loro e con l’assessore provinciale Donadoni le modalità, i tempi ed i criteri di assegnazione dei fondi che abbiamo attivato con l’accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti".

Il valore del mutuo è di 80 milioni di euro che saranno distribuiti tra tutte le province lombarde in cui si sono verificati danni provocati da esondazioni e fenomeni di dissesto idrogeologico. L’assessore regionale ha fornito così risposte concrete alle richieste dei sindaci della provincia di Bergamo che, a dodici mesi di distanza dagli eventi franosi, hanno lamentato ritardi nelle procedure di rimborso.

Il punto della situazione è stato tracciato presso la Sala della Comunità di Brembilla nel corso di un incontro a cui hanno partecipato il Direttore del dipartimento Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Provincia di Bergamo Valerio Bettoni, il prefetto di Bergamo Cono Federico e l’assessore provinciale alla protezione civile, Silvano Donadoni.

Il prefetto di Bergamo ha sottolineato l’importanza delle azioni di prevenzione e del coordinamento tra tutti i soggetti chiamati ad intervenire in situazioni di emergenza. Il presidente della Provincia ha invece evidenziato come il numero dei volontari di protezione civile sia passato rapidamente da mille a quasi seimila, testimoniando così come le calamità che hanno colpito il territorio orobico abbiano prodotto un’accresciuta sensibilità dei cittadini per la tutela e la salvaguardia ambientale.

(12/11/2003)

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