Alzano, apre il museo di arte sacra

Apertura straordinaria del Museo di arte sacra di Alzano in occasione della festa di San Martino di venerdì 11 novembre. Per l’occasione, grazie a tre allieve del corso promosso da Enaip e Curia vescovile sul restauro dei paramenti sacri, sono stati catalogati e restaurati i preziosi oggetti antichi della Basilica. Eccezionalmnete saranno ammirabili grazie a visite guidate gratuite dalle 14,30 alle 19. In mostra una serie di pianete, mantelle, stole, paramenti che, corredate da un ottimo impianto didascalico e fotografico, contribuiscono a far conoscere le ricchezze della chiesa alzanese, ma soprattutto a far comprendere come la chiesa si sia rinnovata nella liturgia, a partire dal Concilio Vaticano II, con le sue forme partecipative alla Messa e alle funzioni religiose.

I paramenti in esposizione sono stati per l’occasione inventariati, riordinati e restaurati da un trio di professioniste che, dopo aver svolto un corso di formazione per «Tecniche di manutenzione e conservazione di paramenti sacri», sono approdate ad Alzano per uno stage formativo. Protagoniste, Pinuccia Aceti, Maria Morelli e Silvana Nervi, che hanno operato per alcune settimane nelle sacrestie fantoniane e nel Museo, pervenendo all’allestimento della mostra. «Un grande lavoro – spiega il responsabile del Museo di arte sacra, Valerio Mazzoleni –. La mostra è l’occasione per offrire alla comunità un grande servizio: l’opportunità di riappropriarsi di un bene culturale e artistico poco noto, ma altamente significativo nella sua funzione».

Intanto c’è gran fermento ad Alzano per la festa patronale di San Martino. Per la comunità locale, infatti, è l’evento più importante del calendario liturgico e, sebbene la ricorrenza cada venerdì 11, già è anticipata da diverse iniziative, che prenderanno il via mercoledì 9, alle 20.45, nella basilica di San Martino, con un’elevazione musicale, dal titolo «Stella splendens». Si tratta di un percorso nell’espressione musicale religiosa che dal Medioevo confluisce nella musica di tradizione orale. Protagonista il gruppo «Florilegio ensamble», di Varese, che proporrà il repertorio antico e il canto sacro tradizionale, mediante l’uso di strumenti musicali derivati dalla tradizione popolare, come le cornamuse e le zampogne.

(07/11/2005)

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