Arrivati 30.000 euro Può partire il call center per immigrati

Può partire il call center per gli immigrati, vale a dire il servizio di prenotazione telefonica volto a facilitare l’accesso degli immigrati all’Ufficio stranieri della Questura allo scopo di ridurre i tempi di attesa e con essi le code a cui da troppo tempo chi cerca di mettersi in regola deve sottostare. Sono arrivati infatti i trentamila euro di contributo speciale della Regione richiesti dalla Provincia di Bergamo, promotrice del nuovo servizio insieme alla Questura e all’Unione Industriali. Lo annuncia l’assessore alle politiche sociali Bianco Speranza, che ieri ha presentato alla Giunta di via Tasso l’esito favorevole del Pirellone e la delibera con cui si dà il via libera alla sperimentazione del call center.

La realizzazione del progetto è affidata all’Agenzia per l’integrazione, di cui la Provincia è socio fondatore. L’Unione industriali offrirà il suo contributo in termini di materiale informatico, vale a dire computer e collegamenti vari. Il call center, che sarà ubicato in Questura e dovrebbe essere attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 con due operatori, servirà da ufficio di prenotazione: l’immigrato chiederà e riceverà le informazioni di cui ha bisogno per telefono e poi prenderà appuntamento allo sportello a lui più utile.

Il call center è uno dei tanti progetti che l’amministrazione guidata da Valerio Bettoni sostiene a favore degli stranieri insieme ad altri enti del territorio orobico. Ancora ieri la Giunta ha preso atto dell’approvazione di tre progetti legati alla legge 40. Il primo è a sostegno dei figli degli immigrati che frequentano la scuola dell’obbligo: quest’anno sono 8.400 nella Bergamasca, mentre nel 2003 erano 5.600.

Il secondo progetto è il coordinamento degli otto sportelli che coprono un’area di 120 Comuni dedicati agli stranieri: si cerca di uniformare il tipo di informazione e il servizio da offrire.

Il terzo progetto è, spiega l’assessore Speranza, «una cassetta degli attrezzi per l’integrazione» con l’obiettivo di rendere più incisivi gli interventi volti all’integrazione degli immigrati. Tutto questo partendo dai dati che indicano la provincia di Bergamo come la terza della Lombardia per numero di immigrati, con una media di duecento accessi al giorno in Questura per la regolarizzazione.

(26/08/2004)

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