Barillà risarcito la vigilia di Natale

Alla vigilia di Natale l’imprenditore di Nova Milanese Daniele Barillà ha ricevuto la prima tranche del risarcimento da un milione e 600 mila euro stabilito dalla Cassazione per 7 anni di ingiusta detenzione.

L’uomo, titolare di un negozio di articoli elettrici, fu arrestato nel ’92 a Milano per traffico di droga e scagionato solo nel ’99. I carabinieri del Ros di Genova lo avevano scambiato con un trafficante di droga che viaggiava su di una macchina identica alla sua, una Fiat Tipo rossa.

Barillà - che era stato condannato a 15 anni con sentenza definitiva - aveva trascorso la maggior parte della sua detenzione nel carcere di Bergamo. Nell’istanza di riparazione di errore giudiziario, presentata dall’ avvocato genovese Mauro Ferrando, Barillà aveva chiesto un risarcimento di sei milioni e 200 mila euro (12 miliardi di lire).

La Cassazione stabilì il quantum in quattro miliardi di vecchie lire (rinviando alla Corte d’ appello di Genova la quantificazione degli importi residui), cifra che è appunto arrivata ieri a un mese dalla decisione della Corte.

(25/12/2003)

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