Bas, l’Asm Brescia torna a bussare a Palafrizzoni

Riaperte le trattative con il colosso di Renzo Capra. Veneziani: «Mai chiuso la porta a nessuno»

A volte ritornano, e con le stesse intenzioni. L’Asm di Brescia, il colosso presieduto da Renzo Capra, è tornato a bussare alle porte di Palafrizzoni sulla questione Bas. Nessuna dichiarazione dal (proverbialmente) riservato presidente bresciano, mentre il sindaco Cesare Veneziani qualcosa dice: «Non abbiamo mai chiuso la porta a nessuno, né all’Aem Milano né a Brescia o alla Cogeme Rovato: è la filosofia della Bas quella di cercare la strada giusta, visto che il Consiglio comunale non ha dato indirizzi precisi in materia. Sì, con Brescia stiamo parlando...».

Quindi i contatti sono ripartiti, e l’Asm si è affidata a uno studio legale bergamasco per sondare la disponibilità di Palafrizzoni a discutere del gioiello di famiglia. Del resto era evidente che, dopo il fallimento della fusione con l’Acsm di Como, Veneziani mordesse il freno su Bas. Una posizione poco condivisa da Forza Italia, che aveva più volte fatto capire che la questione sarebbe stata appannaggio della prossima amministrazione.

Sul versante di Brescia, l’Asm non ha mai fatto mistero di essere interessata a Bas: nel maggio scorso fu Capra in persona a venire a Palafrizzoni, in un momento assolutamente non casuale, quello della fusione (poi fallita) con Como. Una visita dall’effetto dirompente. Volutamente. Il matrimonio con l’Acsm cominciò a vacillare in quell’occasione, davanti alle avances dei bresciani e alla consapevolezza che Como non fosse l’unica soluzione possibile per Bas.

Da lì in avanti a Palafrizzoni passarono anche la triestina Acegas e la milanese Aem, ma Brescia si è sempre rivelata la vera alternativa (anche strategica) a Como. E sul versante bresciano, Bas era considerata una tappa fondamentale dell’espansione in Lombardia del colosso di Capra. Una volontà di farsi largo dimostrata poi dallo shopping di aziende del gas compiuto nel mesi successivi nella Bergamasca. Shopping a cui Bas aveva cercato di reagire acquisendo Sober Gas e poi avviando trattative con la Cogeme di Rovato, vera spina nel fianco di Brescia.

E se in un primo tempo l’offerta di Asm era quella di una pura e semplice acquisizione della Bas, strada facendo si è affinata fino ad arrivare anche alla fusione. Prospettiva delineata dallo stesso Capra e mai esclusa da Veneziani, che non aveva però nascosto qualche perplessità: «La fusione con Brescia vorrebbe dire una società dove loro contano il 94 per cento e noi il 6». Ma al tirar delle somme questa potrebbe essere l’ipotesi ancora sul tappeto.

Ad ogni modo una cosa è pacifica: Asm vuole Bas, se non a tutti i costi, quasi. Lo si era ben capito lo scorso autunno, in una riunione a Palafrizzoni, quando i vertici bresciani avevano lasciato aperte tutte le possibilità di aggregazione societaria con Bergamo, pur di portare a casa l’affare. E ora la questione torna sul tavolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA