Bergamo inaugurato il «nuovo» famedio


Il famedio del cimitero di Bergamo è tornato all’antico splendore: la faraonica facciata nella quale culmina viale Pirovano (che prese il nome dal progettista del cimitero) è stata inaugurata dopo un anno e mezzo di lavori. Presenti il sindaco Roberto Bruni, l’assessore ai servizi cimiteriali Luciana Gattinoni, i rappresentanti delle diverse confessioni religiose e i cittadini. Nel famedio è allestita anche una mostra con numerosi documenti storici sul concorso che portò alla scelta del progetto firmato da Pirovano e immagini più recenti, in particolare quelle che consentiranno di confrontare la facciata prima e dopo il cantiere. Per il famedio non si è trattato di un semplice restyling: la pietra (il ceppo di Brembate) per la sua porosità e fragilità si è rivelata molto sensibile al degrado.

L’intervento si è concentrato sulla ripulitura della facciata, ma s’è cercato anche di porre rimedio alle infiltrazioni dovute alla mancanza di un vero tetto. La parte più complicata ha riguardato i problemi statici dell’architettura, perché mancano fondazioni continue: la suddivisione in tre blocchi aveva provocato delle fratture in corrispondenza dei due bracci laterali. Infine è stata recuperata dell’edicola centrale, che ospitava i dipinti di Ponziano Loverini.

L’intervento, partito nell’aprile 2003, all’epoca dell’amministrazione Veneziani, è costato complessivamente 1 milione e mezzo di euro: una accelerazione finale ha consentito di centrare l’obiettivo di restituire il famedio alla città in occasione della settimana in cui il cimitero è più frequentato.

(29/10/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA