Lega: la Cgil ci boicotta sul 2 per mille
La replica: «No, nessuna barriera»

I Caf nel mirino del Carroccio. Dopo le polemiche dei giorni scorsi per la presenza di un deputato leghista in un dibattito (annullato) della Fiom, le tensioni tra la Lega Nord e il sindacato si riaccendono con un’accusa diffusa sui social network dal segretario provinciale leghista Daniele Belotti: «Segnalati casi di ostruzionismo a cittadini bergamaschi che si sono rivolti ai Caf Cgil per il 730 con la dichiarazione di contributi del 2 per mille a favore della Lega Nord». La replica del segretario della Cgil orobica, Luigi Bresciani: «Da parte nostra nessuna barriera e se qualcuno lo ha fatto ha sbagliato: Lega ci dica nome, cognome e dove è successo».

La frecciata alla Cgil è comparsa sulla pagina Facebook di Daniele Belotti nel pomeriggio del 27 giugno: «Ci arrivano segnalazioni – si legge nel post del segretario provinciale – che a coloro che si presentano ai Caf Cgil nella Bergamasca per il 730 con la dichiarazione di contributi del 2 per mille a favore della Lega Nord vengono fatte mille storie. Dopo le rabbiose contestazioni della segreteria provinciale Cgil per la presenza di un deputato leghista a un dibattito della Fiom, ora arrivano questi presunti boicottaggi ai contribuenti leghisti». La segnalazione, aggiunge Alberto Ribolla, capogruppo leghista nel Consiglio comunale di Bergamo, commentando il post di Belotti, «è arrivata stamattina ad un nostro gazebo di Bergamo città».

Belotti precisa: «Abbiamo una segnalazione verificata e altre che stiamo verificando. In sostanza, queste persone, intenzionate a destinare il 2 per mille alla Lega, quando si sono presentate ai Caf Cgil si sarebbero viste sollevare una serie di problemi con la documentazione, al punto che se ne sono dovute andare. Quando si sono rivolte ad altri Caf, per esempio alla Cisl, non hanno avuto alcun problema: la stessa documentazione è stata considerata perfetta. Forse hanno trovato il funzionario “sbagliato” alla Cgil, ma il sospetto che vi sia un pregiudizio nei confronti dei contribuenti leghisti resta. Non ci vogliono? Meglio, invito i nostri elettori e simpatizzanti a rivolgersi a un altro sindacato».

Luigi Bresciani, interpellato sul caso sollevato da Belotti, interviene in modo deciso: «Chi va al Caf Cgil e vuole destinare il 2 per mille alla Lega ha tutto il diritto di farlo e il Caf lo assiste senza sollevare alcun ostacolo. Non c’è nessuna disposizione da parte nostra affinché avvenga il contrario e se qualcuno si è davvero comportato come dice Belotti ha sbagliato». Niente accuse generiche, però: «Ci dicano nome, cognome e dove è successo – aggiunge Bresciani – per consentirci di fare le verifiche del caso».

E sempre dalla Cgil interviene anche Orazio Amboni, che aggiunge: «Smentisco nel modo più assoluto che siano mai avvenuti episodi di discriminazione politica da parte del Caaf Cgil nella scelta del 2x1000. Ho personalmente sentito i responsabili che me lo hanno confermato. Conosco nel dettaglio come si lavora nel Servizio Fiscale in quanto da molti anni faccio parte del suo Consiglio di Amministrazione. Tutti i dipendenti rispettano nel modo più scrupoloso protocolli e regole che escludono qualsiasi interferenza con le scelte degli utenti. Del resto la riprova sta nei dati dell’8x1000: pur essendo un sindacato “laico”, alla Cgil le scelte per la destinazione dell’8x1000 presentano le stesse percentuali nazionali con una netta prevalenza delle scelte per la Chiesa Cattolica. Non mi meraviglierebbe, al contrario, scoprire che qualche utente si sia rivolto in modo maleducato e arrogante all’operatore del Caaf che non fa altro che il suo dovere, spesso in condizioni difficili».

I rapporti tra Lega e sindacato erano già tesi dopo il caso del dibattito alla festa della Fiom al Lazzaretto di Bergamo, dove era previsto un confronto su pensioni e Jobs act tra varie forze politiche: Pd, M5S, Sel e anche il Carroccio con il deputato Massimiliano Fedriga. La presenza del leghista aveva sollevato polemiche nel sindacato. La Fiom, dopo due giorni di botta e risposta con la Cgil, aveva annullato l’incontro.

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