Bioetica, convegno agli ospedali Riuniti

Il Comitato di Bioetica degli Ospedali Riuniti di Bergamo organizza per il 25 ottobre alle ore 8.30 nella Sala Oggioni del Centro Congressi Giovanni XXIII un convegno sul tema «Un tempo, un luogo per morire».

Nel corso della tavola rotonda, cui interverrà il Direttore sanitario dell’Asl di Bergamo Claudio Sileo, verrà dibattuto il difficile problema di sostituirsi alla decisione del malato: quando il malato è competente, la responsabilità morale delle scelte è infatti chiara in quanto medici e infermieri offrono un trattamento e il malato sceglie con il beneficio della loro opinione. Nel caso in cui il malato delega a loro la decisione, egli è invece responsabile solo per il rifiuto o l’accettazione del trattamento offerto.

«Alcuni malati non vogliono scegliere, ma preferiscono indicare le loro priorità e poi chiedere al medico e all’infermiere il trattamento appropriato nel loro caso - spiega Marco Salmoiraghi, Direttore sanitario dei Riuniti al quale è affidata la conclusione dei lavori -. È una scelta consapevole nella fiducia che non verranno offerti trattamenti sproporzionati che possono peggiorare il processo del morire. Nel caso del malato incompetente, gli operatori sono responsabili delle decisioni che non possono essere delegate ai familiari. In queste situazioni la sola competenza clinica non basta a prendere le decisioni giuste. Infermieri e medici devono utilizzare l’etica, devono sostituirsi alla decisione del malato: è questo un difficile compito che porta così gli operatori sanitari ad analizzare criticamente i problemi clinici e quelli etici al fine di stabilire una buona relazione assistenziale con il malato».

Il convegno è stato preceduto da un’indagine svolta tra 2500 operatori dell’Azienda ospedaliera sulle conoscenze in materia di consenso informato e direttive anticipate. Quest’ultimo in particolare è un tema di stretta attualità, sul quale è atteso tra breve un pronunciamento del Comitato Nazionale di Bioetica e in Senato è stato presentato un disegno di legge da parte di due gruppi parlamentari.

(20/10/2003)

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