Bossetti scrive alla madre «con rabbia»
«Tu sapevi e non me lo hai detto»

«Cara mamma, è con tantissima rabbia che purtroppo ti scrivo questa mia lettera»: si apre così la lettera - resa nota venerdì sera dalla trasmissione «Quarto grado» - che Massimo Bossetti ha scritto alla madre Ester Arzuffi dal carcere di Bergamo.

Nella lettera il muratore accusa la donna di avergli mentito sul suo vero padre, dandogli così la speranza che il suo Dna non fosse quello di Ignoto 1, ma che corrispondesse all’uomo che per 43 anni aveva considerato suo padre.

Nella missiva, Bossetti parla anche della sua vita in carcere, dicendosi dispiaciuto per i figli ma convinto che la moglie Marita sia in grado di andare avanti anche da sola. «Dopo tutto quello che mi hai detto - scrive il detenuto alla madre - sei venuta due volte e mi hai stretto la mano e mi hai detto che il Dna lo dimostrerà... e mi hai guardato negli occhi, dicendo: “Credi in me e vedrai che la scienza ha sbagliato e sarà come dico io”.

«Complimenti - scrive Bossetti - i risultati hanno dimostrato perfettamente tutto quello che dicevi...Solo come mai, in 43 anni, con tutte le occasioni in cui hai potuto dirmelo... Mi chiedo anche se tuo marito sapeva tutto e per questo tempo me l’ha tenuto nascosto. Pensavi che tutto questo non sarebbe venuto a galla, vero?». E continua: «Tu sapevi e mi hai tenuto all’oscuro di tutto e - accusa Bossetti - non mi hai dato nemmeno l’opportunità di poter conoscere il nostro vero padre. Bene, allora ti dico grazie mamma per il fortissimo dolore e rabbia che mi hai procurato. L’ultima speranza che avevo in te al 100% di poter uscire subito, è svanita completamente».

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