Brebemi, Legambiente torna all’attacco
«Costa di più tenerla aperta che chiusa?»

Legambiente Lombardia: «In questi giorni sono stati resi noti i dati alla situazione di bilancio di Brebemi. I ricavi da gestione sono stati di 11,5 milioni contro 14 milioni di costi di esercizio al netto del costo del debito. È un dato drammatico, perché significa che BreBeMi non solo non paga il debito mostruoso con le banche, ma nemmeno il costo di gestione».

«Significa che tenerla aperta costa più che tenerla chiusa? – si chiede Dario Balotta in una nota diffusa il 3 aprile –. Questa negativa situazione si stabilizzerà con il primo esercizio completo e potrà migliorare un poco con l’apertura di Tangenziale est esterna. Ma considerata la stabilizzazione del traffico è più che plausibile che i ricavi arrivino a malapena a coprire i costi senza riuscire a pagare il debito, che in questo modo aumenta e fa esplodere il deficit in una spirale ingestibile, e questo nonostante gli interventi pubblici che non avrebbero dovuto nemmeno essere erogati, considerati i premi avuti e che invece sono già stati inutilmente bruciati».

«Con questi numeri la definizione appropriata è “accanimento terapeutico”. – prosegue la nota –. La Brebemi è in coma irreversibile ma i debitori (le banche) non vogliono che muoia perché non ci sarebbero “eredi”a pagare il debito, e quindi la tengono in vita a spese pubbliche sperando in un miracolo (sempre a spese pubbliche) che gli permetta di tornare nelle condizioni di pagare ben 2,4 mld di euro. In una situazione societariamente normale, i revisori dei conti non dovrebbero certificare il bilancio ed accompagnare la società al default, ma ammettiamo che si aspetti il risultato della apertura della est est a metà anno e chiediamo fin d’ora, se la situazione non migliora come assolutamente probabile, l’anno prossimo chi si assume la responsabilità di approvare il bilancio e chi si assume la responsabilità di avere sperperato decine di milioni in contributi?».

«Non si sa se il bilancio è stato accompagnato da una nota integrativa – prosegue– che dichiara su quali basi si ritiene che l’esercizio 2015 possa avere risultati radicalmente migliori di quelli del 2014. Il dato più drammatico in assoluto, è che il traffico è salito dai primi mesi però si è già stabilizzato tra i 15.000 ed i 16.000 veicoli al giorno assoluti (ovvero a prescindere da quanta BreBeMi percorrono) che corrispondono a SOLO 8.000 VTGM (veicoli teorici giornalieri medi) ovvero la trasformazione della somma dei veicoli complessivi nel minor numero dei veicoli corrispondenti che percorrono tutta l’autostrada. Come dire che due auto che fanno metà percorso ne fanno una che fa tutto il percorso Si dimostra che almeno due terzi delle auto che usano Brebemi la percorrono per la metà al massimo. Dunque le sue caratteristiche di fondo restano quelle di autostrada residenziale/pendolare (il contrario di ciò che deve essere un’autostrada)».

«La situazione – conclude – potrà migliorare con l’apertura della Tangenziale Est esterna (anche lei carissima e quindi non attrattiva) ma con questo dato di base il problema non è la tangenziale Est esterna che alimenta la BreBeMi è la BreBeMi che ammazza la tangenziale Est esterna , che vivrà del rigurgito della vecchia tangenziale Est, ma rischia una performance analoga a quella BreBeMi e Pedemontana.

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