Caccia illegale, sequestrati 80 uccelli

Gli agenti del Nucleo Ittico Venatorio del Corpo Polizia Provinciale sono intervenuti a Madone per sventare l’attività di un esercizio illegale di cattura di uccelli. Un sottufficiale ed un agente hanno visto una persona uscire da un capanno di legno, collocato al margine di un prato, e dirigersi verso una casa posta ad un centinaio di metri. L’accertamento ha permesso di accertare la cattura di uccelli selvatici. Presso il capanno era posizionata ad arte una rete orizzontale per uccellagione, funzionante a scatto, tramite uno spago azionato dall’interno del capanno. Sul terreno era stato sparso del mangime allo scopo di attirare gli uccelli.

Poco distante c’era una gabbia di costruzione artigianale contenente diverse peppole e alcuni fringuelli, specie protette; inoltre, al piano terra della casa, in distinte gabbie, erano tabulati diversi uccelli, la maggior parte appartenenti a specie protette. È stata accertata la detenzione illegale di n. 80 uccelli appartenenti a sette diverse specie di fringillidi, tutte protette, dei quali n. 47 privi di anello e n. 33 con anelli non conformi in quanto di diametro maggiore al previsto; in particolare gli uccelli privi di anello erano: 25 peppole, 9 verdoni, 6 fringuelli, 6 lucherini, ed un cardellino.

A Madone, con la rete orizzontale, sono stati sequestrati 80 uccelli, 37 dei quali sono stati liberati sul posto, gli altri sono stati portati al Centro recupero animali selvatici di Valpredina, gestito dal WWF, a Cenate Sopra. All’autore delle catture sono stati contestati l’esercizio dell’uccellagiano e la detenzione di avifauna protetta.(20/03/2008)

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