Caldo: gli esperti dettano le regole per affrontare l’afa

Allarme afa, si salvi chi può: più facile a dirsi che a farsi per anziani e disabili, che magari non possono uscire di casa. Ma anche per tutti gli altri ci sono alcune regole che, se seguite, sono in grado di limitare i danni. Ne hanno parlato a Milano esperti quali Marco Trabucchi, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, e Roberto Bernabei (Università Cattolica di Roma).

Ecco come conviene comportarsi per far fronte al gran caldo

Cosa mangiare

- Per compensare la perdita di sodio (col sudore) è consigliabile mangiare carne o pesce o formaggio. Ma con le proteine non bisogna esagerare: sono da preferire quelle più digeribili, così il pesce è da preferire alla carne, il formaggio fresco a quello stagionato. Evitare i fritti. Anche gli amanti della pasta devono tenersi a freno, perché in estate c’é meno bisogno di calorie: solo una volta al giorno. Del pane é meglio mangiare la crosta e evitare i grassi contenuti nella mollica.

Cosa bere - Ma, soprattutto, quanto bere! In particolare per gli anziani che, a causa di un problema di ormoni che non producono più, non si rendono conto di avere sete, mentre in realtà si disidratano molto facilmente. Ad essi i geriatri raccomandano di bere moltissimo, mai meno di due litri di acqua non gassata al giorno (dieci bicchieri pieni), anche se non hanno sete. Oltre ai nonni, anche i nipotini devono bere molto spesso, non solo acqua, ma anche succhi di frutta, frullati, ma anche il té (meglio se tiepido). Da evitare bevande gassate e quelle contenenti caffeina e non esagerare coi caffé: sono bevande diuretiche e provocano perdita di liquidi invece di rimpiazzarli. Assolutamente vietato l’alcol. Vanno bene anche i sorbetti e i gelati alla frutta. Non quelli alla crema: dopo una sensazione iniziale di fresco, come tutti i dolci pesanti e ricchi di burro provocano più sete.

(09/06/2004)

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