Capizzone: assalto alle Poste Bloccato a colpi di sedia a sdraio

Bloccato e catturato a colpi di sedia a sdraio. Sembra incredibile ma è stato un abitante del condominio vicino alle Poste a consentire la cattura del rapinatore di 41 anni che ha assaltato questa mattina l’ufficio PT di Capizzone: in manette è finita anche la sua complice, una 36enne, convivente dell’uomo. I due abitano a Strozza.

Intorno alle 8,45 l’uomo e la donna avevano raggiunto l’ufficio postale: lei è rimasta fuori a fare il palo, lui è entrato con un foulard sul viso e impugnando un taglierino; una volta dentro ha fatto chiudere a chiave l’ingresso. Puntando un coltello alla gola della direttrice s’è fatto consegnare i soldi della cassa, 2.300 euro. Non contento, ha chiesto di aprire la cassaforte: essendo la combinazione a tempo, la direttrice ha risposto che bisognava aspettare un quarto d’ora. Lui, convinto di essere al sicuro, ha cominciato ad aspettare: per ingannare l’attesa ha anche preso 50 euro dal portafogli della responsabile delle Poste.

Quando però la gente ha cominciato a bussare alla porta, lui ha visto la complice che gli faceva segno d’uscire. Allora è scappato: riaperta la porta principale, si è infilato in un corridoio del palazzo, probabilmente pensando di raggiungere via IV Novembre attraverso il retro. Invece è finito in una proprietà privata: sfortuna per lui ha voluto che ci fosse il padrone di casa che, preoccupato vedendo un uomo mascherato e con un taglierino, ha temuto per la sua famiglia. «Spostati o ti uccido», gli avrebbe detto il rapinatore. Ma il proprietario non è arretrato e, mentre il rapinatore cercava di scappare, ha preso una sdraio: con quella ha colpito la mano che impugnava il taglierino. Nel frattempo erano arrivati i carabinieri di Almenno che, qualche istante dopo, hanno arrestato l’uomo e la complice, che lo attendeva sulla strada per Capizzone alta. Nella borsa lei aveva un cappellino e un coltellaccio da cucina.

(27/08/2005)

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