Carabinieri dei Ros contro la ’ndrangheta esportata nella Bergamasca e nel Bresciano

Sodalizi criminali attivi da anni nelle province di Bergamo e Brescia, strettamente legati alle cosche calabresi sono finiti nel mirino dei carabinieri del Ros, che a conclusione di complesse indagini hanno eseguito 42 misure cautelari, emesse dal Gip del tribunale di Brescia su richiesta della procura antimafia. Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti, armi, estorsione, rapine e usura.Dalle indagini - all’operazione è stato dato il nome di «Nduja» - secondo gli investigatori, è emerso che gli indagati agivano da anni a cavallo fra la Bergamasca e il Bresciano.

L’inchiesta è stata originata da indagini su rapine e su un duplice omicidio avvenuto nell’agosto del 2000 in provincia di Brescia. Si tratta di 27 arresti in carcere, 13 arresti ai domiciliari e 2 obblighi di dimora. Al cento dell’operazione «Nduja», sono finite ramificazioni della ’Ndrangheta che avevano portato alla costituzione di cosche nelle province di Brescia e di Bergamo. In queste due province e in Calabria sono state infatti eseguite le misure cautelari. Ma l’inchiesta ha toccato, complessivamente, circa 200 persone, molte delle quali indagate. A vario titolo le persone coinvolte devono rispondere di rapine, traffico di stupefacenti, estorsione.

Due le presunte associazioni di stampo mafioso individuate dagli inquirenti, tre, invece, le organizzazioni accusate di esser dedite al traffico di sostanze stupefacenti, mentre una di reati quali estorsioni e rapine. Ma, dalle moltissime intercettazioni raccolte dagli investigatori è anche emerso che si stavano preparando dei sequestri a imprenditori. Il procuratore aggiunto di Brescia Roberto Di Martino, intervenuto alla conferenza stampa insieme al procuratore capo Giancarlo Tarquini e ai carabinieri sia dei Ros che del Comando provinciale di Brescia ha dichiarato, tra l’altro che «senza le tanto vituperate intercettazioni questa operazione non sarebbe stata possibile».

(07/10/2005)

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