Caro-affitti, a Bergamo aumenti da record

Secondo Casa amica, l’associazione senza fini di lucro, promossa dalla Consulta provinciale dell’immigrazione, «la Bergamasca ha, in rapporto agli abitanti, una percentuale di richieste di contributi superiore a qualsiasi altra provincia lombarda».

Se caro-affitti ed emergenza abitativa stringono nella morsa le grandi città, Bergamo non è da meno: secondo i sindacati inquilini di Cisl e Cgil, in dieci anni i canoni nella nostra città sono aumentati del 45 per cento, ma soprattutto sono in continuo aumento le famiglie in difficoltà economica che chiedono aiuto.

Cifre alla mano, c’è stato un vero e proprio boom di domande al Fondo di sostegno affitti, istituito dalla Regione: dalle 2.731 del 2001 si è passati alle 4.333 dell’anno scorso, e anche per quest’anno (le richieste devono essere presentate entro il 19 dicembre) ci si aspetta un nuovo exploit.

Secondo Casa amica, l’associazione senza fini di lucro, promossa dalla Consulta provinciale dell’immigrazione, «la Bergamasca ha, in rapporto agli abitanti, una percentuale di richieste di contributi superiore a qualsiasi altra provincia lombarda».

La domanda è infatti generalmente cresciuta negli ultimi tre anni, sono invece calati i contributi statali. Quest’anno sono 38 i milioni di euro messi a disposizione in Lombardia dalla Regione, che ha triplicato il suo stanziamento da 4,5 a 15 milioni. E se i sindacati inquilini denunciano anche l’aumento di richieste per le case popolari, le associazioni dei proprietari gettano acqua sul fuoco: aumenti degli affitti proporzionati alla crescita del reddito e della capacità di acquisto.(26/11/2003)

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