Carvico, la cassaforte tarda ad aprirsi I rapinatori fuggono con un magro bottino

La cassaforte a tempo non si apriva: così i banditi che questa mattina hanno assaltato le Poste di Carvico hanno cominciato a urlare, tanto forte da richiamare l’attenzione di un operatore ecologico che stava pulendo la strada poco distante. Ma quando l’uomo ha fatto per avvicinarsi, uno dei rapinatori gli ha fatto segno di andarsene. Poco dopo anche i malviventi sono fuggiti, con un magro bottino: circa 1.300 euro.È accaduto poco dopo le 11: negli uffici, che si trovano nel centro storico, poco distante dal municipio, sono entrati in due, armati di pistola e taglierino. Avevano il volto coperto, uno da un passamontagna, l’altro da un cappello calcato sugli occhi: incuranti della presenza di quattro clienti, hanno intimato ai cinque dipendenti di consegnare i soldi. Vista l’esiguità del bottino, hanno cercato di farsi aprire la cassaforte, che però è a tempo ed è rimasta bloccata: così hanno cominciato a urlare.

Poi però, probabilmente per non correre il rischio di essere presi, visto anche l’arrivo dell’operatore ecologico, hanno preferito fuggire. Sono scappati con una Fiat Uno grigia, che è poi stata abbandonata nei pressi di Villa d’Adda. Del caso si stanno occupando i carabinieri, intervenuti con i militari di Zogno e di Calusco, oltre alla polizia scientifica.

(02/11/2005)

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