Castelli a Bergamo sull’evasione: «Un episodio isolato»

Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli è intervenuto nel pomeriggio al convegno organizzato dall’Ordine degli avvocati di Bergamo sul tema: «Il processo civile telematico: il redattore e l’avvio della sperimentazione». Castelli ha approfittato dell’incontro per esprimere il suo parere sull’evasione avvenuta nel carcere di via Gleno venerdì scorso: «Fortunatamente , lo dico tra virgolette, non è stata una defaillance del sistema - ha spiegato il Ministro -. Questo sarebbe stato molto preoccupante, ma è dovuto a un caso episodico di un dipendente infedele. Ci sono due inchieste, una amministrativa da parte nostra e una ovviamente giudiziaria. Ormai mi pare che il caso sia abbastanza definito. Naturalmente l’episodio non va assolutamente a inficiare il buon nome del corpo: purtroppo qualche mela marcia c’è sempre dappertutto. Comunque se dall’inchiesta amministrativa emergeranno altre responsabilità, magari non penali, ma amministrative, non guarderemo in faccia a nessuno».

Durante l’incontro, Castelli ha rivolto un commento anche sulla situazione delle carceri italiane: secondo il ministro si tratta di una realtà fatta di «luci ed ombre». «Comunque - ha proseguito Castelli - voglio far notare che, forse, questa è la prima e unica legislatura in cui non scoppiano rivolte nei penitenziari. Forme di protesta ci sono e si sono svolte in maniera assolutamente civile. C’é stato un momento di tensione il 17 agosto a Regina Coeli, ma credo che, anche a seguito del tempestivo intervento del ministro, si sia risolto tutto per il meglio». Durante il convegno sono intervenuti il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Ettore Tacchini, il presidente del Tribunale, Luigi Bitto, l’avv. Roberto Mazzariol componente del laboratorio di Bergamo per il processo telematico, funzionari ed esperti del Ministero. Nell’ambito del convegno è stato anche mostrato un esempio pratico del processo civile telematico.

(19/10/2004)

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