Ciclomotori, si viaggia in due
Ma serve anche la nuova targa

Da oggi sui ciclomotori omologati è possibile salire in due: ma attenzione, la novità non è automatica, servono determinate procedure per poter essere in regola» Nel giorno in cui per i cinquantini scatta una vera e propria rivoluzione, il direttore dell’Aci di Bergamo Barbara Aguzzi lancia un appello: «Bisogna prestare la massima attenzione a quanto stabilisce l’articolo 97 del Codice della strada – spiega –, per evitare di incappare in sanzioni». Da oggi, quindi, per ciclomotori e quadricicli leggeri (le famose microcar) entrano in vigore una serie di norme che chiudono un capitolo durato quasi vent’anni, periodo in cui vennero introdotte le cosiddette «targhettine». Ma vediamo nel dettaglio cosa cambierà, precisando che le regole riguardano solo le nuove immatricolazioni o le reimmatricolazioni. LA SITUAZIONE AD OGGI I ciclomotori sono dotati di un contrassegno (targhettina) che identifica il responsabile della circolazione, ma non esiste alcun archivio che abbina la targa al veicolo: questo significa che l’assegnatario del contrassegno può condurre qualsiasi ciclomotore. COSA CAMBIA Da oggi i ciclomotori per circolare devono essere muniti di un certificato di circolazione contenente i dati identificativi e costruttivi del veicolo, nonché quelli della targa e dell’intestatario. Il mezzo deve avere una targa che identifica il proprietario. Ogni targa quindi è personale ed è abbinata al titolare, il quale in caso di vendita la trattiene. CERTEZZA E RAPIDITÀ NEI CONTROLLI Grazie a questa novità tutti questi dati saranno disponibili nell’archivio nazionale dei veicoli e quindi viene resa certa e immediata l’identità del responsabile della circolazione del veicolo, contrariamente a quando avvenuto fino ad oggi. Si potrà infatti richiedere ad un qualsiasi ufficio della Motorizzazione il certificato della visura della targa.I PASSAGGI SARANNO REGISTRATI In caso di trasferimento di proprietà la targa rimane in possesso del titolare che può riutilizzarla per una successiva richiesta di certificato di circolazione, però solo dopo averne data comunicazione alla Motorizzazione civile o ad un Centro servizi motorizzazione abilitato. Il titolare che non intende riutilizzare la targa dovrà provvedere a farla distruggere dandone regolare comunicazione.LA NUOVA TARGA Di forma quadrata, è composta da sei caratteri alfanumerici e dallo stemma della Repubblica. Sono escluse dalla numerazione tutte le vocali, la lettera «q» ed i numeri zero e uno. DA OGGI IN DUE SUL MOTORINO I conducenti maggiorenni potranno viaggiare in due sul ciclomotore se questo è omologato per due persone (tale situazione verrà indicata nella nuova carta di circolazione del ciclomotore). Attenzione però: è necessario, per poter «trasformare» il ciclomotore in regola con il Codice della strada, che lo stesso sia immatricolato ex novo, pertanto anche con la sostituzione della vecchia targhettina con la nuova placca. Questa procedura può essere svolta alla Motorizzazione oppure presso gli uffici abilitati. Il costo di questa operazione è di 49,52 euro. In questa primissima fase l’Automobile Club di Bergamo fa sapere che qualsiasi tipo di informazione può essere richiesta sia alla sede principale di Bergamo in via Angelo Mai sia in tutte le delegazioni presenti sia in città sia in diversi comuni della nostra provincia, informazioni anche sul sito web www.aci.it. Anche l’Unasca, l’Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica, fa sapere che è disponibile per eventuali chiarimenti: l’elenco delle sue agenzie è on line sul sito www.unasca.it.LE SANZIONI Per chi infrange le norme ci sono multe pesantissime. Circolare in due su un ciclomotore non omologato comporterà una sanzione pecuniaria che va da 68 a 275 euro e la confisca (quindi senza avere più la restituzione) del ciclomotore. (14/07/2006)

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