Coca, il «mercato» era in casa Nei guai marito e moglie

Arrestato giovane immigrato anche a Calusco

Marito e moglie avevano trasformato la loro casa in un centro di spaccio di stupefacenti, senza preoccuparsi della figlioletta di appena 14 mesi. Lui, operaio marocchino di 26 anni, è stato arrestato; la moglie invece, 24enne romena, è stata denunciata.   È accaduto a Casazza quando i carabinieri hanno fatto irruzione mettendo fine all’attività dei due: il blitz è scattato dopo che le pattuglie dei militari avevano notato strani movimenti nei pressi del palazzo. La perquisizione ha consentito di sequestrare 36 grammi di cocaina pronta per lo spaccio, nascosta in un armadio, e quasi 6mila euro in contanti. La moglie non è stata arrestata per permetterle di accudire la bambina. Cinque giovani, sorpresi ad acquistare la droga, sono stati segnalati alla Prefettura. Aveva 50 grammi di cocaina nascosti in involucri di plastica all’interno dei slip: un giovane immigrato marocchino è stato arrestato nella tarda serata di sabato dai carabinieri di Calusco d’Adda con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’immigrato non aveva documenti e si è finto minorenne per cercare di sfuggire all’arresto. È stato quindi sottoposto ad accertamento radiologico, per stabilire la grandezza delle ossa: questo ha consentito di confermare che aveva raggiunto la maggiore età e, quindi, che poteva essere arrestato. L’operazione dei carabinieri era iniziata iniziata con un servizio di osservazione del giovane spacciatore: poi, una volta chiuse tutte le possibili vie di fuga, è scattato il blitz e il marocchino è stato bloccato. La successiva perquisizione del rifugio, utilizzato dall’immigrato come dormitorio, ha permesso di trovare il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.(20/02/2006)

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