Cocaina, 53 arresti: il cassiere era una 30enne albanese di Bonate Sopra

Abitava e lavorava in Bergamasca il cassiere della banda di albanesi che è stata sgominata con l’operazione «Astor» della Guardia di Finanza di Novara: le indagini, durate due anni, hanno portato a 53 arresti e al sequestro di 58 chilogrammi di cocaina purissima. Il cassiere è una donna: Lola, che adesso è in carcere, abitava a Bonate Sopra. Trent’anni, in Italia con un regolare permesso di soggiorno, mascherava la sua vera attività con un lavoro ufficiale, nel campo dell’assistenza: in realtà, secondo gli inquirenti, era lei - la sorella del boss - che teneva la contabilità della banda e che effettuava i pagamenti ai corrieri della droga, smistando poi i soldi su vari canali finanziari per completare il riciclaggio delle ingenti somme incassate con lo spaccio.

L’indagine era partita nel 2003, quando le Fiamme Gialle novaresi avevano scoperto che un albanese di 34 anni era il capo di un’organizzazione che si riforniva di ingenti quantità di coca in Olanda per poi smerciarla in Lombardia, Piemonte, Toscana e lungo la riviera romagnola tramite corrieri albanesi e slavi.

Le indagini, sono state coordinate dalla Procura antimafia di Brescia e dalla Direzione centrale dei servizi antidroga: i 53 arresti, in parte in flagranza, in parte nei confronti di persone già in carcere per altre vicende, sono stati eseguiti ieri anche a Novara, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Brescia, Padova, Lecco, Cremona, Forlì, Catania, Pesaro, Campobasso; e ancora in Belgio, Olanda e Germania.

(29/10/2005)

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