Dalmine, infortunio alla Tenaris
Operaio finisce in ospedale

Nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 26 marzo, alla Tenaris-Dalmine un operaio del reparto FAS-Pelligrino, specializzato nella produzione di tubi speciali di grosso diametro (usati nella costruzione di piattaforme petrolifere) è rimasto coinvolto in un infortunio sul lavoro. Ne dà notizia un comunicato stampa della Cgil Bergamo.

L’uomo, si legge nel comunicato, «che stava seguendo una fase particolare del lavoro cioè la lubrificazione con graffite, aveva inavvertitamente appoggiato il piede tra la parte rigida e quella mobile del saliscendi utilizzato per la movimentazione dei tubi (le protezioni del macchinario, inutilizzabili dallo scorso lunedì 23 marzo, non erano ancora state ripristinate) ed in seguito all’abbassamento della piattaforma l’arto è rimasto schiacciato tra le due sezioni dell’apparecchiatura».

«Un autoambulanza ha immediatamente trasportato il lavoratore in ospedale che ha probabilmente riportato la frattura delle dita del piede e la recisione dei tendini. L’Asl una volta giunta sul posto e dopo un primo sopralluogo ha disposto la chiusura del reparto fino alle 6 del mattino venerdì 27 marzo, ponendo come condizione alla riapertura dell’impianto il ripristino delle adeguate protezioni».

«Nell’ultimo periodo si sono verificati parecchi infortuni sul lavoro - ha commentato subito dopo l’accaduto Mirco Rota segretario generale della Fiom Cgil di Bergamo - e per questo è necessario aprire un ulteriore confronto con l’azienda. Sembra infatti, dai primi elementi, che l’infortunio di oggi avrebbe potuto essere evitato se l’azienda avesse installato le adeguate protezioni sull’impianto».

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