Disservizio: il sindaco Bruni scrive alle Poste «Abbiamo raggiunto il limite della sopportazione»

A distanza di sei mesi il sindaco Roberto Bruni è tornato alla carica con le Poste. Le buone intenzioni manifestate nella risposta seguita alla lettera inviata all’Azienda il 15 novembre scorso – sottolinea Bruni – sono rimaste probabilmente tali, visto che il problema della puntuale consegna della corrispondenza non solo non è migliorato, ma addirittura è peggiorato.«Oggi – scrive il sindaco di Bergamo - il problema ha raggiunto il limite della sopportazione da parte dei cittadini, tanto che nella seduta del Consiglio Comunale del 26 aprile scorso, è stato presentato un Ordine del Giorno urgente sottoscritto da tutti i Capigruppo consiliari, in cui si chiede al Sindaco un "energico intervento a tutti i livelli affinchè il servizio di consegna a domicilio della corrispondenza nella nostra città, ritorni a livelli normali e degno del servizio a cui il cittadino ha diritto”. Con questa mia intendo dunque sollecitare le S.V. ad adoperarsi, ognuna secondo la propria competenza, affinché si possa finalmente realizzare un incontro tra l’Azienda, le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali del territorio al fine di discutere proposte concrete, risolutive e non più rimandabili per riportare il servizio di consegna delle corrispondenza a livelli di normalità e regolarità».Tra l’altro, l’incontro chiesto da Bruni, era già stato oggetto di un documento redatto l’11 marzo scorso, al termine di un convegno promosso dai sindacati confederali, che aveva ottenuto adesioni a tutti i livelli politici e istituzionali.Precisa ancora il sindaco, che l’on. Giacomo Stucchi «facendosi interprete del profondo disagio della comunità bergamasca, è intervenuto per ottenere un incontro tra Istituzioni, le organizzazioni sindacali e l’AD Ing. Sarmi che però, con mio profondo rammarico, non si è ancora tenuto».(05/05/2006)

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