Donatore bergamasco salva un bimbo greco con il fegato devastato dai funghi velenosi

Un bambino greco di 3 anni, rimasto gravemente intossicato da funghi, potrà continuare a vivere con il fegato di un donatore bergamasco. L’organo, prelevato agli Ospedali Riuniti di Bergamo con la tecnica dello split liver, è stato diviso in due parti, consentendo così di eseguire due trapianti. Il piccolo è adesso ricoverato nel reparto di terapia dell’Istituto Mediterraneo, è sveglio e l’organo trapiantato ha ripreso a funzionare correttamente.Il bimbo greco, colpito da epatite fulminante, era stato trasferito a Palermo con un aereo militare, giunto in Sicilia lunedì pomeriggio, e ricoverato all’ Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (Ismett). Poche ore dopo è stato trovato a Bergamo un donatore compatibile.

«Si tratta - sottolinea il prof. Bruno Gridelli, direttore dell’Ismett (nella noto di Yuri Colleoni)- del secondo paziente greco trapiantato in appena un mese presso il nostro centro. Poco prima, infatti, avevamo trapiantato sempre di fegato una bambina di Salonicco. I due interventi confermano la vocazione sempre più Mediterranea del nostro centro. Ismett sta crescendo come polo di una rete di rapporti internazionali di cui beneficia in primo luogo la Sicilia».

Il bambino greco è il terzo paziente sottoposto a trapianto di fegato in meno di un mese a causa di un’intossicazione da funghi, prima di lui era stato trapiantato un bambino marocchino che vive in Umbria ed un uomo della provincia di Cosenza.

«Mangiare funghi non adeguatamente controllati - aggiunge Gridelli - può essere molto pericoloso. In meno di un mese abbiamo trapiantato ben tre pazienti per lo stesso motivo. Per questo approfitto nuovamente dell’occasione per ricordare a tutti che è necessario sempre far controllare i funghi che vengono raccolti. Soprattutto nel caso di bambini, infatti, la tossicità di quest’alimento può portare a conseguenze drammatiche».

(16/11/2005)

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