Donne europee, abuso di psicofarmaci
I dati raccolti in 17 Paesi della Ue

Le donne ricorrono agli psicofarmaci più degli uomini e tra i minorenni sono le ragazze che ne abusano maggiormente. Lo rivela la ricerca «Dimensione di genere dell’uso non medico di farmaci da prescrizione in Europa e nel Mediterraneo», la prima mai condotta in quest’area geografica, finanziata dal governo italiano e condotta dal Gruppo Pompidou, esperti in politiche per la lotta alla droga, del Consiglio d’Europa.

La ricerca si basa su dati raccolti in 17 Paesi - Cipro, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lituania, Malta, Marocco, Serbia, Olanda, Tunisia e Galles. Non tutti i Paesi sono stati in grado di fornire le informazioni richieste per lo studio, ma da tutto il materiale raccolto risulta che l’uso di psicofarmaci è maggiore tra le donne.

Per l’Italia, secondo un sondaggio sulla popolazione tra i 18 e i 64 anni condotto nel 2012, le donne che hanno risposto di fare o di aver fatto uso di psicofarmaci sono il 24% mentre gli uomini sono il 15%.

Per quanto riguarda l’età media della prima assunzione di psicofarmaci, in Italia è 30 anni, per donne e uomini. Questo dato è in linea con quello degli altri Paesi, il che secondo i ricercatori dimostra che è tra i trenta e i quarant’anni che è più probabile che una persona inizi a far uso di psicofarmaci.

Nella ricerca non sono riportati dati relativi all’Italia per l’abuso di psicofarmaci tra la popolazione. Questo dato è disponibile solo per la fascia d’età tra i 15 e i 19 anni. E anche in questo caso tutto sembrerebbe dimostrare che sono le ragazze ad abusare di più degli psicofarmaci, cioè a farne un uso diverso da quello prescritto dal medico.

L’età del primo abuso è 14 anni per le ragazze e 15 per i ragazzi, mentre l’assunzione di psicofarmaci assieme ad alcool è circa la stessa, anche se i ragazzi tendono a farlo un po' di più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA