E l’afa blocca anche la Dalmine

E l’afa blocca anche la Dalmine Duemila tonnellate, ottanta ogni ora lavorativa, di tubi non prodotti. È il prezzo che la «Dalmine» ha dovuto pagare al caldo e all’afa di questi giorni. A causa degli elevatissimi consumi di energia elettrica, dovuti anche agli impianti di condizionamento di case e uffici, l’Enel ha dovuto sospendere l’erogazione di corrente che alimenta il settore energia dell’azienda

La Dalmine rientra infatti, come molte aziende bresciane, fra gli utenti «interrompibili», nel senso che - con o senza preavviso a seconda dei casi - l’energia può essere fermata.

E così è stato in questi giorni: l’Enel ha interrotto l’erogazione già mercoledì dalle 9 alle 17, giovedì dalle 12 alle 18 e oggi dalle 9 alle 17.

L’energia che alimenta l’altoforno può essere interrotta anche senza preavviso, mentre per quella che serve i laminatoi della Dalmine l’Enel deve dare un preavviso.

Oltre all’uso straordinario dei condizionatori d’aria, la carenza di energia è imputabile anche al fatto che con il caldo la rete ha una maggiore dispersione.

Lunedì per Dalmine potrebbe essere un altro giorno critico.

(13/6/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 14 giugno 2003

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