È scattata la corsa ai saldi

E’ scattata la corsa ai saldi estivi. Per sessanta giorni, quindi fino al 31 agosto, si potranno acquistare capi d’abbigliamento, ma non solo. Il periodo di vendita è stabilito da una delibera della Giunta regionale del 13 giugno 2003, che ha riportato l’avvio delle vendite di fine stagione estive al primo sabato di luglio. E dalla scorsa stagione è stata anche reintrodotta la durata doppia: quindi sessanta giorni anziché trenta. Domenica intanto i negozi rimarranno aperti per tutta la giornata.

Il periodo dei saldi è unico e pertanto i commercianti non sono tenuti a presentare al Comune la comunicazione di inizio, come invece accade per le liquidazioni o le vendite promozionali. In saldo possono essere venduti solo prodotti non alimentari di carattere stagionale, gli «articoli di moda o i prodotti che, se non venduti entro un certo periodo, sono suscettibili di un notevole deprezzamento».

La normativa sui saldi prevede, inoltre, disposizioni che vanno incontro alle esigenze del consumatore. Anzitutto i cartellini dei prezzi dovranno riportare il prezzo normale di vendita barrato, lo sconto effettuato espresso in percentuale ed il prezzo effettivamente praticato a seguito dello sconto. I messaggi pubblicitari dovranno essere presentati in modo non ingannevole C’è inoltre l’obbligo di: separare le merci in saldo, vendere gli articoli secondo l’ordine cronologico delle richieste, senza limitazioni di quantità e senza l’abbinamento di altre merci, fino all’esaurimento delle scorte, sostituire i prodotti difettosi o rimborsare il prezzo pagato.

Con la scomparsa della mezza stagione che rende inutili gli acquisti di capi primaverili, ai commercianti non rimane dunque che sperare nei saldi estivi. A maggio -secondo gli esperti - c’è già stato un calo dei ricavi pari in media al 10% rispetto al 2003 e la leggera ripresa di giugno non basta a salvare la situazione.

(02/07/2004)

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