Ecco come si tornerà a scuola
Mascherine, distanza e nodi da sciogliere

Orari di entrata, mascherine, banchi singoli, spazi dilatati. Ecco come si tornerà a scuola dal 14 settembre, data «simbolo» che però potrà cambiare da regione a istituto. Ancora molti gli aspetti da chiarire: primo fra tutti il nodo trasporti.

La scuola riaprirà il 1 settembre per il recupero degli apprendimenti e le lezioni riprenderanno il 14 settembre. Rimane la proposta, ribadita dalla Regione Lombardia, di ingressi ad orari differenziati.Questi i punti principali emersi dal vertice della giornata del 26 agosto tra i ministri competenti e i rappresentanti delle Regioni.

All’incontro, che si è tenuto in videoconferenza, hanno partecipato i ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, della Salute Roberto Speranza, degli Affari regionali Francesco Boccia, dei Trasporti Paola De Micheli, oltre al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, il capo della Protezione, Civile Angelo Borrelli, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo e il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri.

«Il tema che desta più preoccupazione è quello dei trasporti: ad oggi non ci sono soluzioni sostenibili nè per il Trasporto pubblico locale, nè per quello scolastico. Abbiamo sollecitato l’esecutivo ad una comune assunzione di responsabilità per una decisione condivisa che consenta - rispettando il più possibile condizioni di sicurezza - la completa funzionalità dei mezzi pubblici - ha detto Bonaccini -. Abbiamo comunque riscontrato attenzione da parte del Governo e mi auguro che già nelle prossime ore possa delinearsi un percorso condiviso».

IL NODO SCUOLABUS
Adozione a bordo dei mezzi di separatori morbidi coerenti con le prescrizioni di sicurezza e la differenziazione degli orari di apertura e di chiusura delle scuole, che permetterà di diluire nel tempo i flussi di accesso. Solo alcune delle proposte per l’utilizzo degli scuolabus, uno degli scogli in vista della riapertura. Ma uno dei passaggi fondamentali sarà una definizione più ampia del concetto dei congiunti, estesa anche a compagni di classe e di lavoro, e dei tempi di permanenza a bordo per derogare al distanziamento di un metro, oltre alla certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi e all’obbligo della mascherina chirurgica sui mezzi di trasporto per gli studenti.

USO DELLA MASCHERINA
Resta confermato, per ora l’utilizzo della mascherina quando si starà negli spazi comuni e anche quando si è seduti al banco dove non è possibile il distanziamento di un metro. Con le regioni che però sono contrarie. Sul tema, molto dibattuto ci dovrà essere un nuovo intervento del Comitato Tecnico Scientifico. In ogni caso la deroga sarà consentita per un periodo limitato di tempo e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto. Per chi ha meno di 6 anni è già previsto che non si debba utilizzarla.

CONTROLLO DELLA FEBBRE
Il Comitato Tecnico Scientifico non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso né per gli alunni, né per il personale; la temperatura andrà misurata a casa anche se ci sono Regioni come la Campania dove si sta valutando la possibilità di una misurazione di temperatura a scuola.

LA VITA NEGLI GLI SPAZI COMUNI
La mensa sarà assicurata prevedendo differenti turni tra le classi. Dove i locali mensa non siano presenti o vengano «riconvertiti» in spazi destinati ad accogliere gruppi/sezioni per l’attività didattica ordinaria, il pasto potrà essere consumato in aula garantendo l’ aerazione e sanificazione degli ambienti e degli arredi utilizzati prima e dopo il consumo del pasto. Sono stati inoltre stanziati 330 milioni di euro per il finanziamento di interventi di adeguamento e di adattamento degli spazi e delle aule.

I BANCHI MONOPOSTO
I banchi nuovi verranno forniti da 11 aziende, 7 italiane e 4 straniere, provenienti dall’Ue. I primi banchi sono già arrivati nelle scuole che si sono mosse per tempo e il commissario Arcuri ha annunciato che quelli monoposto arriveranno a partire da venerdì. Entro fine ottobre dovrebbero esserci tutti quelli richiesti, quasi 2,5 milioni, partendo dalle scuole delle zone dove il contagio è più alto.

HELP DESK PER LE SCUOLE
Si tratta di un aiuto pensato dal Ministero dell’Istruzione per aiutare le scuole nella ripresa a cui ci si potrà rivolgere in caso di dubbi e quesiti.

TEST SIEROLOGICI AL PERSONALE SCOLASTICO
La somministrazione è già stata avviata. Ma sottoporsi al test è facoltativo. L’assenza del personale scuola in caso di test sierologico positivo sarà assimilata alla quarantena. Alcuni sindacati dei medici di base chiedono che i test vengano svolti nelle scuole o nelle Asl e non negli studi medici privati.

IN CASO DI CONTAGIO COSA FARE: IL DOCUMENTO DELL’ISS
L’Istituto superiore della Sanità ha realizzato un documento con le regole per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole. Non basterà un singolo caso per chiudere scuola. La Ats valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti nelle ultime 48 ore.
Ad ogni scuola viene chiesto di nominare un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Ats e verrà formato sulle procedure da seguire. Al referente saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. Inoltre, il suo compito sarà quello di controllare eventuali «assenze elevate» (sopra al 40%) di studenti in una singola classe.

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