Ex Lanificio da copertina
Set fotografico per la Spagna

Un vecchio capannone industriale, muto come il dolore che segnò la Spagna l’11 marzo di dieci anni fa. Le ampie sale dell’ex Lanificio Colombi, sito nel complesso degli antichi opifici del Fondovalle a Gandino, hanno fatto da scenografia a un progetto fotografico.

Un vecchio capannone industriale, muto come il dolore che segnò la Spagna l’11 marzo di dieci anni fa. Le ampie sale dell’ex Lanificio Colombi, sito nel complesso degli antichi opifici del Fondovalle a Gandino, hanno fatto da scenografia, nelle ultime settimane, a un particolare progetto internazionale che lega la solidarietà all’arte fotografica.

Tutto, purtroppo, cominciò un tragico mattino di marzo del 2004, quando nell’area di Madrid scattarono una serie di attacchi terroristici coordinati. Nel mirino, a tre giorni dalle elezioni politiche del Paese iberico, i treni mattutini dei pendolari. In pochi minuti una decina di ordigni furono fatti esplodere nelle stazioni di Atocha, El Pozo, Santa Eugenia e su un treno in movimento verso via Tellez. Enorme il numero delle vittime: ben 192, cui si aggiunsero oltre duemila feriti.

A dieci anni da quella strage, Ciro Prota, fotografo napoletano che vive a Parigi, ha ideato un progetto che facesse in modo che quei numeri tanto spaventosi non restassero freddi e anonimi, ma si traducessero in un ricordo forte e carico di affetto per ciascuna delle vittime innocenti che trovarono la morte per mano dei terroristi.

Il progetto

Ecco quindi il progetto di unire artisti del clic provenienti dai luoghi più svariati, affinchè ciascuna vittima potesse essere ricordata in uno scatto che ne mettesse in evidenza il nome. Projet 192 ha finito per coinvolgere anche sei fotografi bergamaschi, che operano principalmente in Valle Seriana: Virigilio Fidanza, Laura Piazzoli, Laura Perani, Giacomo Pietro Mignani, Valentina Trovesi ed Eras Perani. Quest’ultimo è stato fra i primi ad aderire al progetto e una sua immagine, scattata proprio nel sito post-industriale di Gandino, è stata scelta per la copertina del fotolibro celebrativo, sfogliabile anche online (www.projet192.org).

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 10 marzo

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