Falsari truffano banche e negozi: 4 denunce

Si presentavano in banca con carte d’identità false e, usando un nome fittizio, aprivano un conto corrente. Poi si facevano consegnare un blocchetto di assegni, che spendevano in altre banche e in negozi di abbigliamento, incassando contante o acquistando abiti pagati con assegni in realtà scoperti. Era così articolata la truffa che - secondo le accuse dei carabinieri di Bergamo - andava avanti da più di quattro mesi. Nei guai sono finite quattro persone, tutte incensurate e nullafacenti. Si tratta di V. S., 46 anni di Calusco, V. C., 43 anni di Calusco, F. M., 40 anni di Bergamo, e M. G. M., 36 anni di Calco, nel Lecchese. I carabinieri li hanno denunciati a piede libero con le accuse di associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla contraffazione di documenti di identità e titoli di credito, oltre che di sostituzione di persona.

Vittime della truffa sarebbero 13 istituti di credito della Bergamasca e del Lecchese e due negozi di abbigliamento. I casi di truffa accertati sono una quindicina: da giugno avrebbero fruttato ai quattro indagati almeno 20 mila euro. Nell’abitazione del trentaseienne lecchese i carabinieri hanno rinvenuto un vero kit per la contraffazione dei documenti: scanner, timbri a secco, solventi, acidi, carte d’identità e altri documenti in bianco.

(17/10/2004)

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