Fs, la Provincia potrebbe scende in campo trasformandosi in operatore ferroviario

L’assessore Sonzogni ai pendolair: non è escluso che l’ente di via Tasso possa acquistare direttamente i treni e trovare un accordo con la Regione per la gestione

La soluzione ai problemi della linea ferroviaria Bergamo-Milano è l’istituzione di un collegamento diretto con treni in partenza ogni mezz’ora, senza fermate intermedie, che arrivino in quaranta minuti. Sarà possibile, una volta completato il raddoppio della Bergamo-Treviglio. Se Trenitalia non vorrà garantire un servizio aggiuntivo di questo tipo non è escluso che la Provincia possa scendere in campo, acquistando direttamente i treni necessari e trovando un accordo con la Regione per la gestione. L’idea è stata lanciata dall’assessore ai trasporti della Provincia di Bergamo, Felice Sonzogni, che ieri sera è intervenuto all’assemblea del Comitato pendolari bergamaschi. I problemi emersi dal dibattito sono quelli di sempre: ritardi, lentezza, scarsa qualità del servizio. L’ipotesi di Sonzogni, che vede la Provincia nell’inedita veste di operatore ferroviario, conferma che i disagi dei pendolari bergamaschi stanno tornando all’attenzione delle istituzioni. Il portavoce del Comitato pendolari bergamaschi, Gianluigi Mologni, ha chiesto al più presto una riunione che coinvolga Comune, Provincia, Camera di Commercio, Unione Industriali, Università, associazioni dei consumatori e sindacati. Solo se tutte le istituzioni bergamasche si uniranno, le battaglie dei pendolari potranno trovare una soluzione.

(7/2/03)

Su L’Eco di Bergamo del 8 febbraio 2002

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