Furti d’arte in villa: indagato un antiquario

La Polizia di Lucca ha sgominato un’organizzazione con base in Toscana dedita al furto e al riciclaggio di opere d’arte rubate in ville, abitazioni di lusso e scavi clandestini della stessa regione e in diverse città del nord Italia. Fra gli indagati c’è anche un antiquario della provincia di Bergamo per il reato di concorso in furto e ricettazione. Un architetto di Pistoia è ritenuto l’artefice dei furti, mentre l’esecutore un pregiudicato di Lucca, che nascondeva le opere in un loculo di un cimitero. L’operazione ha preso il via dopo i furti a Lucca di un cofanetto del ’300 e tele del ’600 e ’700 per un valore di oltre 500mila euro. Proprio una di queste tele è stata ritrovata dalla polizia a Milano. Gli investigatori sono risaliti all’architetto e al pregiudicato autori dei furti. Nell’abitazione di quest’ultimo, la polizia ha ritrovato tele antiche, monete romane e greche in oro, bronzi etruschi risalenti al Vi e V secolo a.C. L’architetto è agli arresti domiciliari. Fra gli indagati vi sono poi un antiquario bergamasco, uno di Firenze e una donna lucchese. Tra i materiali sequestrati ci sono reperti archeologici come punte di frecce del neolitico e oggetti di culture mesoamericane e orientali.

(18/12/2004)

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