Galizzi procuratore Ora Castelli è pronto a firmare

La notizia non trova conferme ufficiali, ma sarebbe ben più di una indiscrezione quella trapelata ieri da Palazzo dei Marescialli, sede del Csm, e secondo la quale il ministro della Giustizia sarebbe pronto a firmare il decreto che renderebbe esecutiva la nomina di Adriano Galizzi a procuratore di Bergamo

Castelli si limita a dire: «Non confermo, la situazione potrebbe sbloccarsi la prossima settimana e a quel punto farò una comunicazione ufficiale». Dal Csm si fa riferimento invece a «un’apertura da parte del ministro».

Se da un lato Roberto Castelli, per tutta la giornata di ieri impegnato alla Camera nella discussione sul decreto Cirami, in prima battuta affronta la questione con un «non confermo, è un’indiscrezione uscita dal Csm e non mi riguarda», dall’altra aggiunge che, per conto suo, «la situazione potrebbe sbloccarsi la prossima settimana e a quel punto sarò io a fare una comunicazione ufficiale».

Difficile pensare che quest’affermazione possa fare riferimento a un eventuale conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato davanti alla Corte costituzionale: in proposito Castelli ha sempre dichiarato che non sarebbe stato di certo il ministero a portare il caso al vaglio della Consulta e che questo passo sarebbe spettato al Csm, nel caso in cui l’organo di autogoverno della magistratura lo avesse ritenuto opportuno. Ma nelle aule di Palazzo dei marescialli ormai si indica come scongiurato il rischio di un braccio di ferro istituzionale. Qualche consigliere si spinge oltre e afferma che il Guardasigilli si appresterebbe a firmare il decreto per rendere esecutiva la nomina del vecchio plenum del Csm. Ma, anche su questo fronte, nessuno si sbilancia fino alla conferma ufficiale.

Dagli uffici del vicepresidente Virginio Rognoni si sottolinea che, sulla questione, non si può ancora dire nulla poiché la «pratica Galizzi» non è ancora definita, ma - sono le parole riferite dai collaboratori - «c’è sicuramente un’apertura da parte del ministro». Adriano Galizzi, da parte sua, non commenta, limitandosi alle solite poche parole: «Resto ancora in attesa».

Da L’Eco di Bergamo del 10/10/2002

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