Giochi d'azzardo con i dadi:
la bisca in una palestra di Zogno

I carabinieri si sono insospettiti quando hanno visto le luci accese nel cuore della notte e sentito dei rumori all’interno della palestra degli impianti sportivi di Camanghé, a Zogno. Per questo sono entrati e si sono trovati davanti nove persone intente a giocare d’azzardo con i dadi. Tutti e nove sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di «partecipazione a giuoco d’azzardo», come recita il relativo reato del codice penale. I dadi e 1.800 euro in contanti che si trovavano sulla tavola sono stati sequestrati.

Tutto è accaduto attorno alle 3,30 della notte tra giovedì e venerdì: inutile dire che, a quell’ora, il centro sportivo di via Romacolo 4 era chiuso. I militari della stazione di Zogno, effettuando un giro di perlustrazione in quella zona, hanno notato le luci accese e dei rumori nella palestra: pensando ci fossero dei ladri, sono entrati. Negli spogliatoi c’erano le nove persone – di età compresa tra i 30 e i 40 anni, tutte residenti nella zona – che stavano giocando d’azzardo con i dadi. Sul tavolo c’erano, sparsi secondo le differenti puntate, ben 1.800 euro in contanti, oltre naturalmente ai dadi. Una vera bisca, dunque, organizzata nel cuore della notte.

Le nove persone sono state accompagnate nella caserma di Zogno e identificate: alcune di loro sono risultate già note alle forze dell’ordine per reati legati al gioco d’azzardo. Per tutti è scattata una denuncia per aver partecipato al gioco d’azzardo. Ora i carabinieri di Zogno stanno accertando come mai il gruppo si trovasse all’interno della palestra di Camanghé nel cuore della notte.

Alle prime luci dell’alba del 1° Maggio i nove giocatori d’azzardo, dopo che i carabinieri hanno concluso gli accertamenti, sono usciti dalla caserma dell’Arma di Zogno: ora i militari dovranno capire appunto perché il gruppo abbia scelto proprio lo spogliatoio del complesso sportivo di Camanghé e non invece, per esempio, una casa privata.

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