Giuramento della Guardia di Finanza Tremonti: due direttrici per il futuro

Una mattina di sole splendido sulle pietre di Piazza Vecchia per il giuramento solenne degli allievi ufficiali dell’Accademia della Guardia di finanza. Giuramento solenne - prestato da 59 allievi, tra cui dieci donne, del 102° corso Sile II e del 1° corso aeronavale Sirio - che ha visto la partecipazione di un pubblico folto, di numerose autorità, a cominciare dai ministri Giulio Tremonti e Mirko Tremaglia, dal generale comandante della Guardia di finanza, Alberto Zignani, da numerosi parlamentari bergamaschi.

La cerimonia è iniziata con lo schieramento del Reggimento allievi seguito dagli onori ai gonfalonicivici, ai medaglieri e alla bandiera dell’accademia. Hanno preso la parola il comandante dell’Accademia, generale Giuseppe Quaranta, il comandante della Guardia di finanza, Zignani, la medaglia d’oro al valor militare, generale Amedeo de Janni, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Tremonti.

Nel suo intervento, Tremonti ha tracciato le linee di riforma degli enti che si occupano delle finanze dello Stato. Saranno due le direttrici di marcia future della Guardia di Finanza: al decentramento in atto dovrà infatti coniugarsi necessariamente la ricostruzione di un «nuovo e visibile centro della amministrazione della finanza», mentre «la difesa sul confine dell’interesse nazionale» dovrà estendersi all’intera area del Mediterraneo.

L’applauso seguito all’intervento del Ministro non è stato dei più caldi, la platea non ha forse dimenticato la questione del condono fiscale, provvedimento che in un certo senso ha «premiato» l’evasione.

(03/05/2003)

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