Gomme da neve obbligatorie
Si spinge per annullare l'ordinanza

Le proteste degli automobilisti hanno creato un vero e proprio caso sull'ormai noto caso dell'ordinanza, già firmata, che imporrà ai milanesi, da lunedì 15 novembre, di circolare sulle strade provinciali con gomme invernali o con catene a bordo. Ordinanza che però è a forte rischio.

Le proteste degli automobilisti e quelle dei sindaci, le file dai gommisti e i malumori interni nella stessa maggioranza di centrodestra hanno creato un vero e proprio caso sull'ormai noto caso dell'ordinanza, già firmata, che imporrà ai milanesi, da lunedì 15 novembre, di circolare sulle strade provinciali con gomme invernali o con catene a bordo.

Ordinanza però che è a forte rischio. Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, e il presidente del Consiglio regionale, Davide Boni, si sono schierati contro il competente assessore provinciale, invitato ad ammettere serenamente il suo errore rivedendo l'ordinanza per non penalizzare i cittadini della provincia di Milano.

Novità sono attese nelle prossime ore. Anche perché il ritiro tout court dell'ordinanza sarebbe soluzione assai complicata: ci sarebbe da fare i conti con la rivolta dei tantissimi automobilisti che gomme e catene le hanno già comprate.

Dipenderà anche dalle decisioni cioè delle altre province lombarde. Varese alla fine s'è adeguata e così farà Como. Un no secco è arrivato invece da Bergamo e da Monza. Intanto però, salvo contrordini dell'ultima ora, per i forzati dell'auto rimangono dieci giorni per mettersi in regola. Nelle officine è sold-out. Per cambiare le gomme il tempo d'attesa medio ha raggiunto i venti giorni. Le liste s'allungano, mentre gli stock in officina vanno esaurendosi.


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