Gran Bretagna, dentro o fuori?
Brexit, fiato sospeso in Europa

La lunga marcia è finita. Il Regno Unito ha deciso nel referendum sulla Brexit destinato a segnare uno spartiacque nel rapporto fra l’isola e il continente. Ancora non si conosce il risultato.

L’ultimissimo sondaggio dice «Remain», almeno fino alla conta delle schede e a patto che non sia un «wishful thinking», una stima viziata dalle speranze che i signori della finanza condividono con quelli delle cancellerie occidentali: illuminate nella notte in attesa dell’ufficialità dei numeri.

L’altalena dei sondaggi è andata avanti fino all’apertura dei seggi, con il pendolo a oscillare di qua e di là: l’ultimo, quello di Ipsos Mori, si è fermato sul 52% ai pro-Ue di Remain, contro il 48 ai signorno di Leave. Poi hanno provveduto le Borse a dare le loro indicazioni durante la giornata, sull’onda di exit poll privati che molti hedge fund e grandi aziende avevano commissionato da settimane, come svelato dal «Financial Times». Il segno più è stato costante, con guadagni che hanno superato i 3 punti a Milano, ma sono saliti oltre l’1% dopo un’iniziale cautela pure a Londra. Le Borse del Vecchio Continente brindano grazie a un «guadagno» di 190 miliardi di euro. Una luce che illumina il buio dell’attesa dei risultati ufficiali, previsti gradualmente fino alla proclamazione del dato definitivo dalla Manchester Tower Hall preannunciato per «l’ora di colazione» dalla presidente della Commissione elettorale del Regno.

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