Grande Bergamo, che fallimento

Le riunioni sono poche e disertate. Alla seduta di venerdì solo due sindaci dell’hinterland su otto; e la commissione non riesce neppure a coordinare le aperture domenicali dei negozi.

«Vorrei lanciare un appello alla prossima amministrazione comunale. Se la "Grande Bergamo" avrà le stesse prerogative che ha avuto sinora, evitate di istruirla. Ho l’impressione che l’Amministrazione attuale ci dia troppo poco peso». Parla il consigliere comunale di An Giorgio Goggia, presidente della Commissione «Grande Bergamo» della quale, insieme al capoluogo, fanno parte otto Comuni dell’hinterland.

Fu istituita nel 1996 da Palazzo Frizzoni per discutere delle grandi questioni sovraccomunali come viabilità, grandi opere, commercio, e per valutare le scelte dell’amministrazione comunale di Bergamo che, per la loro portata incidono anche sui Comuni dell’hinterland. Di fatto, però, le riunioni dal 2000 a oggi sono state solo otto.

L’ultima venerdì scorso, quando i commissari si sono ritrovati per decidere – come avvenne in una delle due riunioni dell’anno scorso – il calendario delle domeniche in cui i negozi potranno restare aperti nel 2004. Ma all’assemblea hanno partecipato solo due dei sindaci invitati dal Comune di Bergamo, che ha deciso autonomamente il proprio calendario.

(11/11/2003)

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