I Ds accusano: manca un’autorizzazione per il lavori del nuovo Tribunale

Da sempre contrari alla realizzazione del Tribunale nell’edificio dell’ex scuola «Amedeo di Savoia», i Democratici di Sinistra - che in Consiglio comunale sono all’opposizione - hanno trovato il classico «pelo nell’uovo». In un’interpellanza hanno fatto rilevare, infatti, che l’edificio in questione avrebbe dovuto avere, tra le varie autorizzazioni, anche quella paesistica, perchè il complesso in fase di ristrutturazione è stato sottoposto a vincolo ambientale-paesistico. A quanto pare si tratterebbe di una «svista» degli uffici comunali preposti. Ma i Ds, approfondendo la questione, sono venuti a sapere che «la pratica per l’ottenimento dell’autorizzazione paesistica era stata istruita sul finire del 2002, ma mai inviata per il parere di competenza alla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio, e neppure è mai giunta alla firma del dirigente comunale autorizzato all’emanazione della pratica stessa». Tanto è bastato perchè l’opposizione gridasse all’«illecito amministrativo», suscettibile addirittura di un’ipotesi di reato. In realtà, è più plausibile che si sia trattato di dimenticanza, se non proprio di negligenza. Ed è quello che l’opposizione vorrebbe sapere. Intanto, però, tutto fa brodo per sottolineare - sia pure di striscio - la questione politica ben più rilevante: la contrarierà dei Ds verso la scelta della Giunta Veneziani e della maggioranza, di insediare gli uffici giudiziari in un complesso edilizio localizzato in una zona centrale della città, con tutti i problemi che si possono immaginare. Una scelta che - sebbene soddisfi gli avvocati, titolari di studi legali in centro - va contro ogni logica di delocalizzare nell’immediata periferia sedi di istituzioni di forte impatto, che alimentano i volumi di traffico e richiedono adeguai spazi per i parcheggi.

(08/04/2004)

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