«Il Bambinello nella mangiatoia
non fa paura a nessuno»

«Il Bambinello nella mangiatoia non fa paura a nessuno ma spalanca le braccia a tutti». Con queste parole Ilario Amboni, direttore dell’Animazione cristiana della scuola, interviene nel dibattito sulla questione del presepe alla scuola della Celadina.

Amboni, vicepreside del Natta oltre che direttore di Acs, ha scritto una lettera alla nostra redazione.

«L’Animazione Cristiana della Scuola ricorda che la connotazione religiosa del tempo è un fatto che caratterizza ogni cultura. Il tempo di Natale, il giorno di Natale è un tempo atteso da tutti perché è nella nostra tradizione,arricchisce la nostra identità e il nostro patrimonio storico-culturale.

Ecco perché ha senso e significato profondo ricordare il Natale. Quella del Presepe è una tradizione genuinamente italiana profondamente radicata nella cultura popolare del nostro Paese. La iniziò nel 1223 uno degli italiani più illustri, il più amato nel mondo, San Francesco d’Assisi.

I fatti di cronaca riportano il tentativo - di una certa visione laicista - di decostruire la nostra identità, dimenticando che il rispetto delle altrui convinzioni, morali e religiose, non deve imporre il rifiuto delle nostre tradizioni.

La scuola pubblica che deve essere la casa di tutti, deve essere laica: ma ciò non vuol dire neutrale. È il luogo in cui principalmente le famiglie devono essere accolte. Nella scuola non esiste il divieto al Presepe ma agli atti di culto. La festa del Natale con il Presepe sono importanti occasioni per crescere nell’accoglienza e nel dialogo interreligioso.

L’Acs ricorda a tutti i cittadini che operano nelle istituzioni per il bene comune che, anche nel recente accordo (18 febbraio 1984) tra la Repubblica italiana e Santa Sede si riconosce il valore della cultura religiosa e che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano.

Uno Stato se vuole essere laico non può nascondere il fatto religioso né che quel fatto religioso ha permeato la storia e l’identità del popolo italiano. Il Presepe non è infatti solo un simbolo religioso ma anche un simbolo delle nostre tradizioni ed un’eredità culturale da preservare e conservare. In questo senso, ha anche un indiscutibile valore laico.

È anche una rappresentazione artistica di un evento raccontato non solo dai testi sacri ai cristiani ma anche da testi non cristiani, di religioni diverse,da poeti,artisti,pittori…

Il Bambinello nella mangiatoia non fa paura a nessuno ma spalanca le braccia a tutti».

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