Il comune di Stezzano ricorda Moscheni, pittore e missionario

Il Comune di Stezzano apre domani le celebrazioni per il centenario della morte del concittadino Antonio Moscheni, pittore e missionario gesuita morto nel sud dell’india nel 1905. Alle ore 17,30, nella Biblioteca Civica, il sindaco di Stezzano scoprirà un busto di Moscheni realizzato dallo scultore Learco Campana e sarà presentato il libro di Antonio Lamera dedicato al pittore stezzanese. Sarà anche presentata l’iniziativa della mostra antologica che l’Assessorato alla cultura realizzerà la prossima primavera.

Antonio Moscheni era nato nel 1854 e aveva frequentato l’Accademia Carrara, allievo di Cesare Tallone e Ponziano Loverini. A 35 anni era entrato nei gesuiti mettendo le sue qualità artistiche al servizio dell’Ordine. Arrivato nel 1899 a Mangalore nel sud dell’india, affrescò la cappella del St. Aloysious College. L’opera, realizzata in due anni di lavoro, lo rese celebre in tutta l’India tanto che negli anni ’90 il governo indiano ha curato il restauro dell’opera dedicandogli anche un francobollo commemorativo. Antonio Moscheni morì nel 1905 mentre affrescava la cattedrale di Cochin nel sud del paese. Le opere di Moscheni sono state donate in gran parte alla casa di riposo di Stezzano, altre sono di proprietà del Comune di Stezzano e di privati. Prima di partire per l’India Moscheni lavorò anche per il Santuario della Madonna dei Campi e per la chiesa parrocchiale di Trescore. All’apertura delle celebrazioni partecipano domani la pronipote di Moscheni Silvana Rizzi e l’attuale rettore del St. Aloysious College di Mangalore, il biotecnologo padre Leo D’Souza.(11/10/2005)

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