Il maestro unico, il parere dei lettori de L’Eco di Bergamo

E dopo il maestro unico, si potrebbe passare al bidello unico e affidare alle imprese esterne la pulizia delle aule.FrancescoD’accordissimo!!FrancescoFinalmente si è capita l’importanza di avere un solo maestro. Vedendo sempre la stessa figura il bambino, o lo studente che sia, si avvicina di più anche sentimentalmente. Cosi pure il maestro, nei confronti dello studente. Ringrazio per l’opportunità.Ulisse Mi stupisce che la maggioranza degli interventi verta sul "lazzaronismo" degli insegnanti e sulla "bontà di ritornare ai vecchi tempi", facendo riferimento ad un’Italia che non esiste più. Argomenti più legati al sensazionalismo attuale che non ad una critica ragionata. Il Governo, con un decretino-blitz di poche righe, cambia una esperienza di quindici anni, senza consultare nessuno. Mi dite che competenze e che credibilità ha una avvocato di Brescia che è andata in Calabria per avere il titolo? Grembiulino e voto di condotta, mentre quello di cui la scuola italiana ha bisogno sono fondi, prima di qualsiasi altro settore! Fra venti anni, l’Italia che produce sempre meno ed è sempre più "ignorantella", sarà destinata a scivolare sempre più in basso.SNon sono d’accordo perchè mi sembra una decisione presa in tutta fretta e molto facilona per farsi un po’ di pubblicità da parte del ministro.Non sappiamo nemmeno quale sia la sua esperienza nella scuola, una parfetta sconosciuta.Ma sopratutto credo sia un tentativo di affossare la scuola pubblica a favore della privata.Non riesco a concepire una classe tipo composta da 25 alunni di cui 18 italiani 4 africani e 3 dei paesi dell’est gestita da un insegnante solo!!!!Nel 1960 forse un insegnante unico poteva reggere oggi no.Una piccola osservazione :possibile che i lavativi sono sempre gli altri?grilloAssolutamente no. E’ un ritorno al passato che non gioverà ai nostri figli.Per non parlare poi di tanti insegnanti che si troveranno licenziati.                  MikoSì. Per quanto riguarda la mia esperienza ho riscontrato scarso impegno. Penso che potra esserci più senso di responsabilità.AlfioPotrebbe anche star bene avere una sola insegnante.Ma il problema sorge quando si pensa a quante/i insegnanti perderanno il propio posto di lavoro! MarcoChe bello! Un insegnante unico che fa "tutto" in sole 24 ore (ben venga la scuola forse solo al mattino, così i bambini il pranzo ed il pomeriggio possono finalmente trascorrerli ancora in famiglia); peccato che il tempo scuola ed il personale in servizio non saranno sufficienti per informatica, inglese, religione cattolica, sostegno agli alunni portatori di handicap (ora discipline degli insegnanti specialisti), per attività di recupero per alunni in difficoltà, per laboratori, per lavori a gruppi, per progetti particolari gestiti collegialmente, per inserimento di alunni stranieri con progetti di alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana, per assistenza alla mensa, per lezioni pomeridiane, per corsi di formazione e di aggiornamento (tanto basta una persona sola, giusto?), per le decisioni individuali a secondo del bello e del cattivo tempo senza confrontarsi con gli altri. A proposito di decisioni, che bello che in democrazia queste vengono prese per la scuola da una persona sola, il ministro dell’Istruzione (coadiuvato per fortuna da quello delle finanze preoccupato, giustamente, di non gravare ulteriormente sui conti pubblici).Una insegnante-mamma o una mamma-insegnante, come preferite.Sono d’accordissimo. Lasciamo tranquilli ’sti poveri piccini. A.Pienamente d’accordo, con il supporto dell’insegnante della lingua inglese.BeppeEra tempo di finirla con tre maestri per classe di 15/20 ragazzi, spreco inutile di denaro pubblico e aumento delle tasse per compensare l’esborsoP. P.Al di là della ricaduta pedagogico della scelta, trovo discutibile sia la motivazione (risparmiare denaro riducendo investimenti che a livello europeo sono tra i più esigui) sia la modalità con cui è stata presa e attuata, usando un decreto legge intitolato "disposizioni urgenti": sì, per risparmiare... in un paese democratico una scelta del genere avrebbe dovuto essere discussa con opposizioni e parti sociali, non imposta. il governo si è attivato in tutti i modi possibili per tutelare, giustamente, le poche migliaia di persone in esubero da Alitalia, e nel frattempo approva un decreto che lascerà senza lavoro quasi centomila persone che oggi garantiscono il funzionamento della scuola pubblica: in Italia ci sono cittadini di serie A e di serie B che godono di diritti diversi gli uni dagli altri? una scuola valida dà più lustro a un paese di una compagnia di bandiera... Flavia  D’accordissimo  VivianaNo non sono d’accordo.Per i ragazzi è un salto indietro sia per l’apprendimento che per la formazione. L.Sempre che il maestro unico abbia la preparazione e la cultura dei maestri di 20 o 30 anni fà.poveri miei nipoti !!! Antonio D’accordissimo, se fosse stato ripristinato qualche anno fa sicuramente mio figlio non avrebbe avuto in 3 anni di scuola primaria 5 diverse maestre di storia/geografia/scienze.RobertaSalve, esprimo il mio parere da mamma di 2 figli frequentanti una scuola elem.pubblica statale. Non sono favorevole al ritorno del maestro unico. Vanno bene gli attuali 2-3 (a parte lingua straniera + religione + sostegni vari).TizianaNon sono d’accordo al maestro unico. Assolutamente NO. Tutto questo e una grossa bugia, che va a scapito dei nostri figli. UmbertoSono assolutamente d’accordo con il maestro unico con il grembiulino e con le bocciature. Non solo: io imporrei anche di rivolgersi alle maestre e in seguito anche ai professori con il " Lei e non con il Tu" . Il "Tu" ha dato una brutta abitudine all’approccio, troppa è la disinvoltura con il quale viene usato.. Ciao maestra...ciao prof... Si deve tornare al «buongiorno signora maestra» e ci si dovrebbe alzare iun piedi quando una persona titolata entra in classe. il «Tu» mette alla pari e lo si usa tra coetanei e gli amici, il «Lei» mantiene la giusta distanza e quindi piu’ rispetto per chi sta dietro una cattedra. I maestri, i professori e i genitori devono essere una guida, un esempio e ciò che insegnano non deve essere opinabile.Avere una buona guida, rende secondo me più sicuri i giovani che devono crescere con delle precise indicazioni. Giusy  Segnalo un mio articolo qui:http://guide.dada.net/scuola_di_base_elementare_e_media_/interventi/2008/09/337546.shtml Cordiali saluti. Maestro Tiziano TrivellaBergamoAssolutamente non sono d’accordo, anche perchè ovviamente cadrebbe l’impianto attuale e la relativa offerta formativa. Chi, come me, ha figli nella scuola primaria oggi sa quanto sia complesso gestire una classe, magari anche numerosa, visto le norme degli ultimi anni. Sa quanto complesse siano le relazioni, quanti bisogni vanno considerati, come sia difficile educare in un tempo in cui noi genitori a volte abdichiamo al nostro ruolo e conosce la fatica quotidiana delle maestre e dei maestri. No, non sono d’accordo, perchè ancora una volta si dà un altro nome alla volontà di tagliare fondi alla scuola pubblica. E davvero non se ne può più!Stefania di Osio SottoCome il/la Sig. / Sig.ra Bonzi (anche se l’età è diversa) ho subito pensato alla mia maestra delle elementari... Sicuramente avevamo più rispetto per i professori che vedevamo per tutto il giorno e non solo per una o due ore un paio di volte a settimana. Un rispetto che i bambini devono imparare subito, diversamente è più difficile insegnarglielo a mio parere. Penso ai figli che spero di avere presto e da futura madre mi auguro che questa iniziativa vada in porto al più presto.FrancescaNon sono d’accordo con l’introduzione del maestro unico, è un ritorno al passato e non conforme alle attuali esigenze degli alunni che devono per forza imparare una lingua straniera ed essere informatizzati. Chi è favorevole sembra non rendersi conto che il mondo corre a una velocità doppia rispetto a 30-40 anni fa.Luca e DomenicaSono assolutamente favorevole al maestro unico, via chi scalda solo il posto. 20 anni fa c’era un maestro x 30 alunni, oggi 3 maestri x 20 alunni commentate voi.DamianoSono totalmente favorevole.GianniHo 77 anni e mi pare di capire che si sta ritornando ai miei tempi: Sicuramente allora le cose per un certo verso andavano meglio, per cui perché non provare ? Semmai potrà sempre trovarsi il modo di invertire la marcia.F.Bonzi Un paese che odia le donne e i bambini.........Lavoro con impegno nella scuola da diversi anni, grazie alla collegialità e alla condivisione del lavoro, con i miei colleghi ci siamo sempre attivati affinchè tutte le proposte, le innovazioni, i laboratori fossero di aiuto ai bambini e alle bambine per socializzare, per apprendere e sopratutto per trovare nella scuola un ambiente sereno che non li discriminasse e li aiutasse a crescere. Sempre grazie alla collaborazione con i colleghi si sono potuti attivare ogni anno progetti di recupero per i bambini con difficoltà e di approfondimento per bambini più capaci, la compresenza dei colleghi mi ha anche permesso di avviare processi di alfabetizzazione per gli alunni stranieri presenti in classe, avere un occhio di riguardo in più per le difficoltà incontrate da ogni bambino, e se un problema sfuggiva a me veniva captato dai colleghi. Senza contare che i giudizi nei confronti dei bambini sono più obiettivi e meno discriminanti dando dignità agli alunni.Mi dispiace per chi pensa che la scuola sia fatta di lavoratori lazzaroni con stipendi eccessivi, invito queste persone ad entrare nelle aule per verificare, non so da cosa dipenda questa animosità nei confronti degli insegnanti, forse dagli eccessivi giorni di frie? Allora lottate per quello.Dubito però che il crollo della scuola statale possa veramente interessare, in fondo chi perderà il posto di lavoro (incrementando le file dei già tanti disoccupati e precari) sono quasi solo donne, e chi ci rimetterà in culura....solo bambini.Sonia Lo Snals-Confsal dice no al metodo adottato dal ministro dell’Istruzione Gelmini di assumere decisioni unilaterali, che riguardano scelte pedagogico–didattiche, metodologiche e il tempo scuola, senza un serio confronto con i rappresentanti del mondo scolastico.Lo Snals-Confsal sostiene che sia possibile, oltre che necessario, garantire e valorizzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche dotandole di un elemento indispensabile: l’organico funzionale pluriennale. Questo consente di far fronte sia alle esigenze didattiche legate al curriculare sia alle supplenze brevi ottenendo notevoli risparmi sugli oltre 3 miliardi e mezzo di euro spesi oggi. Oltre ai risparmi sulle supplenze brevi si potrebbero realizzare notevoli economie eliminando il ricorso per la pulizia delle scuole alle cooperative esterne, che hanno costi altissimi. A questo si aggiungano le minori spese derivanti dal tourn-over di chi lascia il servizio con 40 anni di contributi - vi è, infatti, un differenziale retributivo tra chi va in pensione e chi inizia la carriera. L’insieme di questi e di altri interventi potrebbero garantire la riduzione di spesa prevista dalla legge senza dover ricorrere a tagli che comprometterebbero la qualità del servizio scolastico e la tenuta del sistema pubblico di istruzione e senza mettere a rischio il posto di lavoro di tante persone. Non è giusto che quest’ultima preoccupazione debba ritenersi valida solo quando si tratta di lavoratori del “privato” e non per quelli del “pubblico”.“In questo contesto non è accettabile per la scuola elementare un tempo scuola di 24 ore settimanali i cui contorni non sono neppure ben definiti dovendo ora prevedere la figura del “maestro unico” non compatibile con l’attuale contratto di lavoro. Tra l’altro, questa scelta non pare neppure realizzabile perché nel corso degli anni sono stati introdotti nuovi insegnamenti, quali l’inglese e informatica mentre l’insegnamento della religione è stato reso facoltativo per il docente”. Loris Colombo - Segretario provinciale Snals-Confsal Soprattutto nel primo ciclo mi pare molto saggio il ritorno al maestro unico. Credo che nella scuola elementare sia necessario creare la figura dell’insegnante specializzato in educazione fisica, in lingua straniera ed eventualmento in educazione all’ascolto della musica intesa come una lingua che parla ai sentimenti.RitaAssolutamente non sono d’accordo con il maestro unico… Io ne ho un pessimo ricordo e inoltre mi sembra un triplo salto all’indietro per la già malconcia istruzione italiana.Ago Stranamente, la maggior parte di chi critica la reintroduzione del maestro unico, cita poi il problema dei posti di lavoro delle insegnanti. Ma la scuola deve istruire i ragazzi o far lavorare le maestre?R. PoliniNon si può negare che per un bambino di prima elementare trovare a scuola un unico insegnante sia più rassicurante ( una maestra-mamma). Il problema e’ che in questi anni i programmi della scuola primaria si sono sviluppati forse fin troppo (soprattutto nelle discipline scientifiche) e sono adesso presenti nuove discipline come informatica e inglese (cavallo di battaglia di Berlusconi qualche anno fa). Personalmente non credo che un insegnante della scuola primaria possa riuscire ad insegnare con uguale abilità e competenza la grammatica, gli insiemi, il paint-brush, il clarinetto e il basket. Siamo in un’epoca di specializzazione e non e’ accettabile il ritorno ad un maestro unico, soprattutto se la proposta arriva non dal ministro dell’istruzione ma da quello delle finanze con buona pace della pedagogia, della didattica e degli ottimi risultati conseguiti dalla scuola primaria italiana in questi ultimi anni.Luigi da TrevioloIl maestro unico poteva soddisfare tutte le esigenze dei bambini fino a 10 anni fa (solita storia, solita geo, no ligue nè computer), ma oggi mi sembra una pericolosa regressione. Si pretende - magari da insegnanti non più aggiornati per ovvii motivi (carenza strutture, stipendi miserevoli, alunni multilingue e multicultura) - un sapere enciclopedico. Sono decisamente contrario. Si distrugge l’unica fascia d’istruzione (6-11 anni) che ci vede ai primi posti nel mondo.Pamor1Non sono per niente d’accordo. Tanto per cominciare, con il maestro unico si limità la disponibilità dei posti di lavoro e, questo, non è un problema da poco, soprattutto considerando quanti anni di attesa deve già affrontare una aspirante maestra/o. Inoltre la ricchezza, la competenza, e il confronto che scaturiscono da un team di insegnanti verrà gettato nel vento, con il rischio di creare situazioni senza sbocco nei rapporti eucativi più difficili o, più semplicemente, l’impossibilità di scovare gli errori che gli insegnanti possonon commettere nel valutare un bambino (e non solo in termini di voti), o dei genitori di valutare l’insegnante; insomma si è reciprocamente in balìa. Per non parlare del rischio accentuato di favoritismi.EmanuelaIo sono favorevole per il ripristino di 1 maestro e 1 per la lingua straniera. Porto il mio esempio: mio figlio frequenterà la quarta elementare e vorrei specificare che le sezioni sono 2. Le insegnanti di mio figlio sono 5, che si alternano anche nell’altra sezione. (un incubo) La prima insegnante (la cosidetta tutor) insegna italiano, matematica, geometria, geografia e i laboratori; la seconda insegnante storia, geografia, scienze, computer, musica. educaz. fisica; la terza insegnante religione; la quarta: inglese (ogni anno cambia); la quinta è il cosiddetto jolli (un coadiuvante) ed è uguale per l’altra sezione, solo che si scambiano i ruoli la prima con la terza maesta. Un via vai di maestre, non credete.   RominaProprio non sono d’accordo Torniamo indietro di decenni, ad una scuola da libro cuore... Oggi anche i maestri devono essere specializzati ed in grado di dare il meglio in ogni disciplina... Persino all’asilo i bambini hanno diversi insegnanti... È un impoverimento dell’offerta formativa (come al solito a vantaggio - improprio - delle scuole private che possono essere più competitive)Giovanni Gambaro Sì, sono d’accordo fino alla scuola primaria.GrazianoPerfettamente d’accordo . Un tempo esisteva per i cinque anni delle elementari e formavano il carattere del futuro cittadino.bene quindi il ritorno del maestro unico per i cinque anni.LucianoE’ curioso che tutti quelli che esprimono opinioni entusiaste sulla reintroduzione del maestro unico lo facciano basandosi sulla propria esperienza di almeno trent’anni fa. In un mondo in cui l’inglese e l’informatica non si sapeva cosa fossero. In cui molti non avevano frequentato la scuola materna. In cui non era presente nessun alunno proveniente dall’estero e con necessità di integrarsi. In cui il rapporto alunni insegnanti non veniva aumentato ai livelli in cui siamo adesso. Le cui madri probabilmente erano a casa ad attenderli con il piatto di pasta fumante a mezzogiorno in punto e non dovevano correre a casa dal lavoro perchè lo stipendio del babbo bastava per tutti. In cui non c’era necessità di pagare babysitter extra per occuparsi dei bimbi. La loro amorevole mamma era deputata solo a seguirli nei compiti.E’ come se plaudessimo alla reintroduzione del voto in bella calligrafia con l’avvento del PC. E neppure ce ne rendiamo conto. Saluti AnnaAssolutamente no !! Penso all’insegnate madrelingua di inglese e al maestro di musica di mio figlio. Che peccato perdere tanta professionalità e tanta passione !!!! StefyNOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!AndreaBuongiorno.Sono assolutamente d’accordo con la reintroduzione del maestro unico. Nel ciclo elementare, secondo me, è meglio avere un’unica persona di riferimento piuttosto che un insieme di insegnanti divisi per materia. Io ho avuto il maestro unico e non ho avuto alcuno svantaggio poi nelle scuole medie, superiori e università. Dà al bambino una dimensione di scuola nella quale si insegnano i fondamenti della lingua e della matematica, lasciandogli lo spazio necessario per esprimere ciò che sono, ossia dei bambini.AlexSono pienamente d’accordo, mio figlio inizia proprio quest’anno la prima classe. Pienamente convinto che i bambini vengano seguiti molto meglio da un maestro/a unico/a, meno dispersivo il tempo per i colloqui, e possono crearsi meno simpatie o antipatie nei confronti di qualche insegnante da parte dei bambini.Come sono pienamente favorevole al voto in condotta, così come all’uso dei grembiulini.La scuola è una faccenda seria e non solo un pretesto per dare lavoro ai molti insegnanti che, pur essendo diplomati, sono presenti in Italia.PaoloSì.CosimoEra ora che venisse ripristinato.TerriGiusto!!!Meno tempo perso e conoscenza più approfondita dello scolaro.Ugo Mi chiedo che ne sarà, tanto per fare un esempio, dell’insegnamento dell’inglese che è stato uno dei cavalli di battaglia del precedente governo Berlusconi e su cui sono stati investiti fior di soldi per la preparazione delle maestre (ma ovviamente solo di quelle interessate e disponibili). La scuola primaria italiana è uno dei nostri fiori all’occhiello e si colloca nelle primissime posizioni a livello mondiale: compromettere le possibilità di lavorodifferenziato, attuabile con i moduli, significa precludere ai bambini più svantaggiati ogni opportunità di recupero. Ma lo sa il ministro quali sono le condizioni in cui lavorano le maestre? senza parlare del fatto che lavorare in team offre stimoli e opportunità di confronto tra colleghi che oggi sono indispensabili per dare ai bambini reali occasioni di apprendimento.Adele  Nel Decreto Legge approvato dal Governo lo scorso 28 Agosto, oltre alle norme sul voto di condotta, sul voto al posto dei giudizi nelle scuole medie, sull’educazione civica e sull’aumento del rapporto alunni per classe, è stata inserita all’ultimo minuto anche la norma sul maestro unico nella scuola elementare. In realtà non è una norma sul maestro unico ma sull’orario della scuola elementare. Da tempo gli insegnanti vengono assegnati alle scuole in base all’orario di funzionamento e il monte ore complessivo dei maestri è di poco superiore all’orario delle classi. Avanzano poche ore alla settimana, impiegate per l’assistenza a mensa o - quando si riesce - per lavori individualizzati o di piccolo gruppo (informatica, sostegno agli alunni in difficoltà, approfondimento, laboratorio...). Se il problema è la pluralità di figure docenti, è bene ricordare che già ora nella nostra provincia, come nel resto d’Italia, la maggior parte delle scuole prevede, in prima e seconda, sulla figura di un maestro “prevalente”. Ma il problema non è la figura del maestro ma l’orario di funzionamento della scuola.Nella nostra provincia la quasi totalità delle classi di scuola elementare funziona ora a 29 o 30 ore, con due rientri pomeridiani. L’imposizione del maestro unico non consentirebbe più di mantenere questo impianto e costringerebbe ad un ritorno alle 24 ore antimeridiane, magari accompagnate da attività aggiuntive pomeridiane pagate direttamente dalle famiglie o dai Comuni, finanze locali permettendo, e non integrate con la normale programmazione.Verrebbe così a cadere anche il lavoro di progettazione in team dei docenti della primaria (due ore settimanali per raccordare il proprio lavoro in un’ottica interdisciplinare) che è stato un prezioso strumento di collaborazione ed auto-aggiornamento e che andrebbe invece esteso alle scuole secondarie dove spesso gli insegnanti disciplinari entrano in classe senza minimamente sapere quello che vi viene insegnato nell’ora prima e nell’ora dopo, con conseguente frantumazione e perdita di senso del sapere agli occhi dei ragazzi.Tutta l’attività didattica verrebbe riportata alla lezione frontale con l’intero gruppo classe non essendo più possibile articolare né laboratori né recuperi o approfondimenti. Se poi si aggiunge, come stabilisce il decreto, che le classi dovranno essere numerose, ben si comprende come personalizzazione ed individualizzazione dei percorsi saranno impossibili.Il passo indietro, quindi, va ben al di là del ritorno al maestro unico. Si cancella un modello, ormai consolidato e valutato positivamente a livello internazionale, basato sulle competenze disciplinari proprio mentre cresce la domanda di conoscenza e di saperi. Si limita l’autonomia didattica e organizzativa delle scuole (tutelata dalla Costituzione). Si riduce il tempo scuola nonostante la diffusa richiesta, in senso opposto, delle famiglie. Si sferra un attacco pesante al modello della scuola pubblica uguale per tutti, ricca di opportunità ed inclusiva, per sostituirlo con un modello di scuola ridotta ai minimi termini e diversificata in base alle possibilità della famiglia e del contesto in cui si colloca.L’opposizione della Cgil a queste scelte non potrebbe essere più convinta e decisa. Orazio Amboni (Dipartimento Welfare Cgil Bergamo)Franca Longoni (Sportello Genitori Cgil Bergamo) Salve.... sono andato a scuola ed avevo la maestra....devo dire che il passaggio da casa alle elementari è stato meno drammatico visto e considerando che comunque avevo trovato un punto di riferimento piu’ o meno simile a quello che avevo a casa nel nuovo ambiente in cui ero arrivato. Purtroppo anche qui c’e’ da considerare il fatto della bravura dell’insegnante che deve sapere come accogliere ed approciare i bambini e non tutte sono in grado di farlo allo stesso modo.da un lato posso quindi dire che la maestra è una figura importante...dall’altro forse oramai conveniva continuare sul binario che avevamo intrapreso: piu’ maestre vuol dire una preparazione, in teoria, migliore su piu’ argomenti. dall’altro forse il ritorno alla maestra/o unico non è una necessita pedagogica ma bensì un modo per contenere la spesa pubblica e visto che siamo in fase di riduzione dei costi pubblici...che sia una manovra per risparmiare mascherata da una buona azione??? ai posteri l’ardua sentenza. GrazieAndrea  Buon giorno, non sono assolutamente d’accordo al ritorno del maestro unico.Anche le maestre sono persone umane con simpatie e antipatie che, parliamoci chiaramente, tante volte non nascondono.Vi posso assicurare che queste antipatie possono veramente "rovinare" i bambini soprattutto in questa fascia di eta’ cosi’ delicata.Io ho 26 anni e ho avuto la maestra unica. Dalla prima elementare alla quarta elementare una maestra che ancora oggi porto in palmo di mano. In quinta elementare l’ho cambiata perchè la mia è andata in pensione e quella nuova portava in classe le riviste per decidere dove andare in vacanza.... se avessi avuto più maestre... almeno le altre materie le avrei studiate...NO ASSOLUTO al maestro unico...ma a che serve...tanto hanno già deciso.M. S. - Una lettrice - 1981  Assolutamente non d’accordo, in quanto abbiamo classi sovradimensionate, con 25 e più alunni per classe.Ditemi come oggettivamente un solo maestro/a possa seguire «bene» tutti gli alunni.OlivieroOK, 10 e lode. Sono daccordissimo. Purchè poi ci sia...........!! p. fUn passo indietro il ritorno della maestra seconda mamma. È necessaria invece la pluralità degli insegnamenti già dalle elementari, soprattutto sulla conoscenza dell’inglese il cui livello medio italiano è deprimente. I risparmi sulla cultura sono da paese del terzo mondo.GiancarloLa scuola non è messa molto bene, ma pensare di migliorarla semplicemente tornando alla realtà di trent’anni fa, dove peraltro non ha dato il meglio di sè, dà idea della concezione di cultura che sottintende a questa ministra. Mi chiedo se non sia possibile pensare ad una riforma complessiva della scuola invece di modificare qualcosa appena qualcuno, senza peraltro le competenze adeguate, prende il potere. Perplesso, molto perplesso.NicolaLa figura del maestro unico rischia di essere anacronistica e ormai superata, in un contesto di pluralità di saperi in espansione e di specializzazione. Il dibattito tra i pedagogisti, peraltro, è ricco e in corso da anni. Colpisce, nel provvedimento del governo, il metodo seguito: quasi un blitz, a sorpresa, dopo aver annunciato in precedenza che del maestro unico si sarebbe parlato in Finanziaria. Forse temevano che rimandare le disposizioni sul maestro unico potesse sollevare troppe questioni anche all’interno della maggioranza. Meglio allora fare in fretta, mettere tutti davanti al fatto compiuto… Le ragioni di cassa vengono prima. Poveri noi!Luigi R.Meglio così. Almeno anche le insegnanti inizieranno a lavorare sul serio. Se fosse per me eviterei anche quelle vacanze di tre mesi. Sarà il caso che anche le maestre, soprattutto quelle elementari, si rimbocchino le maniche e inizino a prendere sul serio e con professionalità il loro impiego non poi così mal retribuito.Federica di Sorisole

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