Il ministro Tremonti apre l’anno di studiall’Accademia della Guardia di Finanza

Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti ha inaugurato l’anno di studi 2005/2006 all’Accademia della Guardia di Finanza. L’appuntamento solenne si è tenuto nell’Aula Magna dell’Accademia, dove il ministro ha svolto la prolusione, prendendo la parola subito dopo l’introduzione del Comandante dell’istituto, generale Francesco Attardi. Tremonti ha parlato di legislazione europea, della condizione economica dell’Italia e pure dell’emissione degli Eurobond di cui si discute da tempo.
«L’eccesso di legislazione a livello europeo sta trasformando la Ue in una sorta di totalitarismo soft. Le regole giuste - ha osservato Tremonti riferendosi alle normative europee - sono un investimento per i Paesi, le regole artificiali no poichè sono il riflesso di strutture mentali strane di elite che disegnano come deve essere la vita per i popoli. Si tratta di ideologie pervasive, ossessive ed analitiche, ideologie di una elite che vuole disegnare la vita dei popoli sulla base di un disegno non solo di un mercato perfetto ma anche di una società perfetta». Nel proprio intervento, il ministro, sempre in relazione alle istituzioni europee e alla loro percezione da parte dei cittadini del vecchio continente, ha citato anche gli ultimi dati dell’ Eurobarometro i quali segnalano una certa disaffezione dei popoli nei confronti dei vertici della Ue.

«Ogni due mesi - ha detto - vengono presentati i dati dell’ Eurobarometro, da anni e, in particolare, negli ultimi mesi, il segno che sta davanti ai numeri è negativo. Nel dicembre 2005 il sostegno alle istituzioni dell’ Unione europea è sceso complessivamente al 50% e solo il 52% dei cittadini, con un calo del 3% rispetto alla precedente rilevazione, vede come beneficio l’ appartenenza del proprio Paese all’ Unione europea».«L’ immagine dell’ Ue è positiva solo per il 44% dei suoi cittadini – ha aggiunto - con un calo del 3% rispetto alla precedente rilevazione, mentre la fiducia nelle istituzioni della Ue è al 51% per quanto riguarda il Parlamento e al 46% per la Commissione». Complessivamente, ha osservato nuovamente Tremonti, il 2005 è stato «un anno difficile per l’ Europa durante il quale sono stati bocciati modelli costituzionali con i referendum, bruciati con i roghi di Parigi modelli sociali e bocciato anche il modello commerciale».

A proposito dell’Italia Tremonti ha detto che «definire la condizione economica come quella di un forte declino rappresenta una presa di posizione non patriottica e sostanzialmente non corretta poiché per valutare la situazione viene utilizzato il confronto con le quote di mercato». Per Tremonti non appare corretto valutare la situazione economica alla luce della perdita di quote di mercato, poichè l’Italia è rimasto un paese di 60 milioni di abitanti che si deve confrontare con un mercato mondiale che è passato da circa 700-800 milioni di persone a 2,5 miliardi. Infine sull’ipotesi dell’emissione di debito pubblico europeo, il ministro si è detto favorevole: «rappresenta un elemento importante non solo dal punto di vista economico ma anche da quello politico, per donare una sorta di identità nazionale europea». Al termine della cerimonia il Comandante generale della Guardia di Finanza, generale di Corpo d’Armata Roberto Speciale, ha dichiarato aperto il nuovo anno accademico. Per Bergamo si tratta di un avvenimento prestigioso che si ripete annualmente. L’evento si è concluso con la consueta premiazione degli allievi che durante lo scorso anno di studi si sono particolarmente distinti nelle varie attività didattiche e addestrative.

(16/01/2006)

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