Il Papa saluta i pellegrini bergamaschi
E fa una battuta: «Il cartello si vede bene»

Papa Francesco al termine del suo Angelus ha salutato i tanti pellegrini bergamaschi presenti in piazza San Pietro.

Circa 400 persone domenica hanno partecipato alla Messa solenne celebrata dal vescovo Francesco Beschi nella basilica di San Giovanni in Laterano al termine del Giubileo della Misericordia. Nel corso della Messa sono stati ricordati gli anniversari di matrimonio di tutti i presenti e il vescovo Francesco ha anche annunciato la meta del prossimo pellegrinaggio: sarà la Russia. In piazza erano presenti anche i bambini della scuola dell’infanzia di Verdellino e i ragazzi delle Terze Medie dell’oratorio di Albino e Desenzano.

Papa Francesco ha anche fatto una battuta sul grande cartello sfoggiato dai pellegrini: «I bergamaschi non hanno risparmiato il cartello, si vede bene».

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Il Santo Padre ha invitato i cristiani a portare a tutti «un messaggio di speranza e di consolazione, di pace e di carità». «Con quale spirito - si è chiesto papa Bergoglio - il discepolo di Gesù dovrà svolgere questa missione? Anzitutto - è la risposta - dovrà essere consapevole della realtà difficile e talvolta ostile che lo attende«. «Ma Gesù - ha spiegato papa Francesco - non risparmia parole su questo, dice ’vi mando come agnelli in mezzo ai lupi, è chiarissimo, e fin dall’inizio c’è la persecuzione» «perché sa che cosa è la missione». «L’operaio del Vangelo - spiega papa Francesco - si sforzerà di essere libero da condizionamenti umani di ogni genere, non portando borsa, né sacca, né sandali; questo significa abbandonare ogni motivo di vanto personale, di carrierismo, di sete di potere, e farsi umilmente strumenti della salvezza operata dal sacrificio di Gesù». «Quella del cristiano nel mondo - ha rimarcato il Papa - è una missione stupenda e destinata a tutti, nessuno escluso; essa richiede tanta generosità e soprattutto lo sguardo e il cuore rivolti in alto, per invocare l’aiuto del Signore. C’è tanto bisogno di cristiani che testimoniano con gioia il Vangelo nella vita di ogni giorno».

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