«Immondizia nel cuore di Città Alta
In tempo di Expo offriamo questo?»

«Siete da sempre l’altoparlante più efficace per i cittadini, così mi rivolgo ancora a voi. Venerdì mattina 1° maggio sono stata a fare un giro in Città Alta».

«Volendo partecipare alla presentazione di un libro che sarebbe avvenuta il giorno 3 in una sala del Palazzo del Podestà, voglio vedere dove si trova esattamente. Tra i ristoranti “Taverna del Colleoni” e “San Michele” dominato da tre bandiere e dalla scritta “Università degli studi di Bergamo” c’è un cancello aperto, e sul lato destro una targa: “Palazzo del Podestà”. Ci sono. Entro».

«Un piccolo atrio e un cortiletto adibito a parcheggio di un’auto e.... Vi lascio osservare la fotografia allegata. Sono rimasta sgomenta da un lato, rattristata per la trascuratezza, arrabbiata perché in pieno centro storico, nel salotto di Bergamo, accanto a due ristoranti piuttosto ricercati - non paninoteche o similari - nessuno si è presa la briga di dare una ripulita. Poi mi sono detta: magari qualche balordo ha fatto qui la serata di ieri ed ha lasciato così... paziento».

«Ieri, domenica, torno in Piazza Vecchia, cancello del Palazzo del Podestà aperto e la stessa pattumiera di due giorni prima (meno male, non è aumentata...), mentre in Piazza Vecchia gruppi di stranieri osservavano e gironzolavano ovunque, e avranno sicuramente visto anche questo cortiletto. Mi chiedo: a chi spetta di pulire? Di chi è la proprietà di quest’angolo? E al di là di chi deve, possibile che a nessuno dei due confinanti sia venuto in mente di rendere più decoroso questo spazio a 7-8 m dal loro ingresso?».

«In tempo di Expo, di grandi movimenti - e di turisti in Città Alta ne ho visti davvero tanti, come non mai - oltre alla Storia, mostriamo anche questo. L’erba alta dimostra tra l’altro che da molto tempo nessuno si prende cura di questo angolo. Non parlo di grandi lavori di restauro di abbellimento - che potrebbero anche star bene, ma sappiamo essere questi dei momenti economicamente difficili -, ma semplicemente di ripulire dal pattume che qualche stupido lascia per terra e togliere le erbacce».

«Amo la mia città, sono bergamasca da sempre, trovo che anche qualche piccola attenzione a costo praticamente zero potrebbe migliorare l’aspetto e l’accoglienza. Almeno chiudere il cancello, per decenza, e non far vedere ciò che c’è all’interno. Grazie per l’attenzione, distintamente».

Lettera firmata

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