Inflazione, a Bergamo cresce più che a Venezia e a Roma

L’inflazione a Bergamo è stabile, ma cresce più che in altre città. La conferma arriva dalla commissione comunale per il controllo dei prezzi: ad agosto il nic (indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività) ha fatto segnare una crescita dello 0,3 % rispetto al mese precedente, mentre la variazione percentuale rispetto allo stesso mese del 2003 si assesta al + 2,3%.

Se guardando il tasso tendenziale annuo ci si potrebbe consolare, il vero dato preoccupante arriva dal paragone con le altre città: una crescita come quella di Bergamo si è vista solo a Torino, Milano, Trieste, Bologna, Napoli e Palermo. A Venezia invece, per esempio, la crescita è stata invece dello 0,2 %, così come a Genova e Bari. A Firenze addirittura dello 0,1, come a Roma.

A Bergamo gli aumenti più significativi arrivano dal settore trasporti, trainato dall’aumento dei carburanti (+1.4 in un mese), e da quello di alberghi-ristoranti-pubblici esercizi (+ 1.2 in un mese). Sensibile anche l’aumento per arredamento e servizi per la casa (+ 0.6 per cento).

Ci si può consolare un po’ con il - 0.3 per cento delle comunicazioni, il -0.2 dei generi alimentari (dove si nota la diminuzione di prezzo della frutta) e il - 0.1 dei servizi sanitari e spese per la salute e dell’abbigliamento-calzature. Ma resta il problema di una città dove i prezzi crescono più che in gran parte d’Italia.

(30/08/2004)

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